Albenga. La Croce Bianca di Albenga erede universale dei beni di Salvatore Sorrentino. E’ quanto stabilisce il testamento del 78enne ex orologiaio ingauno che lo scorso 18 settembre aveva tentato di uccidere la badante russa Elena Lukyanets, di 46 anni, e poi si era si era tolto la vita.
Il documento, redatto molti mesi prima della tragedia avvenuta quasi un mese fa, dispone che tutti i beni contenuti nell’appartamento e nella gioielleria (nonché le altre disponibilità del 78enne) siano assegnati alla pubblica assistenza ingauna. La quale, così come previsto dalla normativa riguardante i lasciti alle associazioni di volontariato e agli enti morali, ha accettato l’eredità “con beneficio d’inventario”.
Dal punto di vista legale la questione è tutt’altro che semplice: come onlus la Croce Bianca non può subentrare nella gestione o nella proprietà di una quota più o meno ampia della gioielleria. L’attività, dunque, dovrà essere messa in liquidazione con tutta la merce ancora disponibile. Stessa sorte toccherà ai beni presenti all’interno dell’abitazione del gioielliere.
Proprio per gestire al meglio la transazione, la Croce Bianca ha chiesto il supporto dell’avvocato Giorgio Cangiano, che questa mattina ha “supervisionato” alle operazioni di apposizione dei sigilli al negozio e all’appartamento. L’ammontare dell’eredità, infatti, non è ancora stato stabilito con certezza in quanto non è stato effettuato l’inventario dei beni da parte di un notaio.