Albenga. “Ma perché Albenga non ha un depuratore eppure io continuo a pagare la tariffa con voce ‘depurazione’ sulle bollette?”. Una domanda frequente, ormai divenuta quasi un “mantra” tra gli albenganesi, che hanno spesso affidato ai social “sfoghi ad hoc” sulla materia. E oggi il “mistero” è stato svelato, con risvolti che appaiono molto positivi (in termini di investimenti, soprattutto) per quanto riguarda il futuro a breve termine.
Questa mattina, nella sala degli stucchi del Comune di Albenga, si è svolta una riunione ad hoc, indetta dal sindaco Riccardo Tomatis e alla presenza del vicesindaco Alberto Passino, di Emilio Brovelli direttore generale di Sca, del direttore generale di Servizi Ambientali Paolo Paganelli, del geometra Adriano Baldini di Sca (Servizi Comunali Associati) del presidente di Aps (Acque pubbliche savonesi) Flavio Raimondo, dell’igegner Lauretti del Comune ingauno, del presidente di Servizi Ambientali Milena Scosseria e di Vittorio Savona, amministratore delegato Servizi Ambientali.
Una riunione molto tecnica, ma fortemente voluta dal primo cittadino di Albenga, che, alla “ricerca di massima trasparenza sul delicato tema” (sue le parole), ha cercato di fare chiarezza in merito, snocciolando numeri, progetti e intenzioni dell’ente comunale e dei soggetti coinvolti.

“La depurazione è un argomento estremamente importante. Albenga, che ha la legittima pretesa di essere città turistica, non può permettersi di non avere un impianto di depurazione all’alba del 2020, – ha esordito Tomatis. – La sanzione europea è alle porte e dobbiamo assolutamente evitarla. La bollettazione per anni ha previsto una quota che aveva come voce la depurazione. Non sono stati pagati per nulla. Noi oggi stiamo utilizzando questi fondi, che sono stati accantonati per anni, per collegare il depuratore da poco costruito in viale Che Guevara all’impianto di depurazione di Borghetto Santo Spirito, e non solo”.
“Siamo riusciti ad accantonare negli anni circa 3 milioni di euro (2,9 milioni). Investiremo una prima tranche da 600mila euro per opere urgenti inerenti la nostra stazione di pompaggio, con sostituzione delle pompe e riparazione di una parte di conduttura danneggiata, all’interno della quale entra il sale, che può rischiare di creare grossi danni a entrambi gli impianti (Albenga e Borghetto). Un’altra tranche da 600mila euro, invece, sarà utilizzata per la realizzazione di un vasca di equalizzazione a Borghetto, necessaria per permettere all’impianto di ricevere anche i reflui di Albenga”.

“Dunque si parla di ben 1,2 milioni di investimenti, tutti prelevati dal fondo accantonato attraverso la bollettazione. Ne avanzano ancora 1,7 milioni, che saranno ovviamente investiti a loro volta e sempre in tema di depurazione. Un primo passo lo abbiamo fatto con la realizzazione del grigliatore in viale Che Guevara, che in tanti hanno definito un ecomostro ma, passatemi la battuta, credo che, ora che è terminato, possa definirsi una delle più belle serre della zona”.
“Ora muoviamo nuovi, importanti passi con la speranza che i lavori in questione possano concludersi entro la primavera 2020”, ha concluso il sindaco.
E proprio i tecnici hanno assicurato che “entro la prossima primavera, le opere necessarie per il collettamento della parte a levante del fiume Centa di Albenga saranno effettuate e la depurazione avviata: aspetto molto importante anche per uscire dalla sanzione comunitaria incombente”.
Infine, in termini di bollettazione, sono attese delle novità poiché, fino ad oggi, le tariffe sono sempre state “spacchettate” per zone differenti, ma a breve Aps, Sca e Servizi Ambientali chiederanno ad Arera (organo preposto a livello nazionale) un ricalcolo che porti ad una rimodulazione tale da creare una tariffa unica, analoga per tutte le zone e territori.