Conflitto

Savona, Unione sindacale Vigili del fuoco tuona: “Stato di agitazione e richiesta di incontro in Prefettura”

“Motivo del conflitto nasce dalla totale assenza del Documento di valutazione dei rischi nelle nostre sedi”

Sede vigili del fuoco Albenga

Savona. “L’organizzazione sindacale scrivente dichiara lo stato di Agitazione e chiede un tavolo di raffreddamento in prefettura a Savona”.

La denuncia dell’Unione sindacale dei Vigili del fuoco porta la firma del sindacalista e coordinatore Andrea Cossu, che ha proseguito: “Il motivo del conflitto nasce per la totale assenza dei Dvr nelle nostre sedi. Non siamo appassionati degli acronimi né tanto meno della sterile burocrazia. Il Documento di valutazione dei rischi si pone come obiettivo di conoscere, analizzare ed inalzare il livello di sicurezza dei luoghi di lavoro verso tutti i lavoratori, operativi, amministrativi nonché dirigenziali”.

“Il personale amministrativo con dei carichi di lavoro paurosi non si stacca mai dai terminali ne tantomeno dalle sedie, e tali pratiche nel tempo porteranno inevitabilmente a problemi alla vista nonché alla postura, giusto per fare un esempio. Servono sedie ergonomiche e scrivanie ad altezza regolabile, monitor protetti, impianti luce progettati a tale scopo: pause imposte programmate e quindi un numero di personale adeguato al carico di lavoro, per contrastare tali problemi che devono essere analizzati, con l’obiettivo di ridurli attraverso lo strumento appena citato”.

“Altro esempio che invece riguarda i vigili del fuoco operativi è la totale assenza di impianti di evacuazione dei fumi di scarico degli automezzi (vetusti, se non d’epoca nonché altamente inquinanti) nelle autorimesse, pressoché in tutte le sedi Liguri se non d’Italia, elevando ulteriormente il rischio di contrarre patologie tumorali, già ampiamente di use tra il personale del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco”.

“In questo quadro la nostra amministrazione decide di nominare senza nessun titolo gli Rls (Rappresentanti dei Lavoratori sulla Sicurezza) che sono quelle figure indispensabili per tradurre su carta tutti questi e tanti altri concetti appena accennati. Tali figure devono essere elette dai lavoratori, opportunamente formate secondo dei programmi ben definiti dal D.Lgs 81/ ‘08, e dotati di strumenti idonei nonché riconoscimento economico per l’attività aggiuntiva che sono chiamati a svolgere”.

“Ebbene, ciò che avviene nella realtà è il contrario di tutto ciò, ma la cosa che ci crea maggior disagio e che secondo la legge nazionale, noi vigili del fuoco siamo anche chiamati in causa per controllare che le attività produttive abbiano la documentazione in regola (Dvr), presenti nei luoghi di lavoro ed accessibili a tutti i lavoratori”.

“Il nostro sindacato non vuole essere complice di questo ‘abuso’, dove lo Stato crea le regola che lui stesso ritiene di poter derogare. La base dei Vigili del Fuoco, quelli che trovate sui camion per intenderci vive in una posizione ambigua per via di tale pratica, che denunciamo con forza. Non approviamo minimamente che lo stesso Stato che fa le Leggi si senta autorizzato a disattenderle” ha concluso il sindacalista, Cossu per il coordinamento provinciale Usb Vigili del Fuoco.