Regione. “Ci fa piacere che l’assessore Berrino condivida le proteste dei pendolari contro la chiusura delle biglietterie di Pegli, Pietra Ligure, Arma di Taggia, Varazze e Recco. Abbiamo firmato questa mattina due ordini del giorno, che nel prossimo Consiglio regionale saranno votati all’unanimità, con i quali chiediamo per l’appunto a Berrino di intervenire con l’azienda contro tali chiusure”.
Inizia così l’intervento di Giovanni Lunardon, capogruppo Pd in Regione Liguria, in tema di biglietterie, che ha proseguito: “Vorremmo però ricordare all’assessore regionale che se ci troviamo in questa situazione la colpa, ancora una volta, è del contratto di servizio che la sua Giunta ha negoziato malissimo con Trenitalia: un contratto dalla durata di 15 anni che prevede espressamente la riorganizzazione dei punti vendita e quindi la chiusura delle biglietterie”.
“Se Berrino volesse rinfrescarsi la memoria non dovrebbe far altro che rileggersi con più attenzione il testo del contratto. Per comodità gli citiamo due passaggi piuttosto chiari. Allo scopo di rispondere in modo più efficace alle esigenze della clientela, nel corso degli anni 2018-2032 i diversi canali di vendita potranno subire successive modifiche/integrazioni”.
“E ancora: al riguardo si rappresenta che il Piano Economico Finanziario, posto a base del presente Contratto, prevede un progressivo efficientamento dei costi riferiti al reticolo di vendita diretta ed un potenziamento dei canali di vendita alternativi”.
“Ci pare evidente che se l’assessore volesse essere coerente con quanto sostiene, non dovrebbe fare altro che rinegoziare il contratto di servizio, come il Pd e molti comitati dei pendolari chiedono da almeno un mese e mezzo e cioè da quando, intorno a Ferragosto, vennero soppressi 23 treni in Liguria. Ci aspettiamo da Berrino e dall’amministrazione Toti atti conseguenti. E non inutili piagnistei”, ha concluso Lunardon.
La risposta dell’assessore non si è fatta attendere: “Ringrazio il consigliere Lunardon di aver aderito agli ordini del giorno sulla chiusura delle biglietterie. Lo ringrazio anche per la sollecitudine relativa alle mie capacità mnemoniche: voglio rassicurarlo in proposito, il contratto di servizio lo ricordo benissimo. Sono molto soddisfatto di quella trattativa, condotta molto bene e chiusa ancora meglio nell’interesse dei cittadini liguri. Già adesso e nei prossimi anni la soddisfazione potrà essere condivisa sempre di più dai viaggiatori del trasporto ferroviario regionale, che potranno usufruire di 50 nuovi treni fino al completo rinnovo del parco mezzi, già cominciato. Il contratto ‘prevede espressamente’ modifiche e integrazioni ai canali di vendita, è vero, e il perché è intuitivo: non si può pensare che in 15 anni i metodi di acquisto rimangano sempre gli stessi. Ma non ‘prevede espressamente’ la chiusura delle biglietterie: non c’è scritto e non è una conseguenza necessaria”.
“L’efficientamento dei costi relativi alla rete di vendita e il potenziamento dei canali alternativi possono essere realizzati in molti modi diversi, ma quello che è certo è che il contratto di servizio non contempla un automatismo sulla chiusura delle biglietterie. Ricordo inoltre che sul potenziamento dei canali alternativi di vendita è attiva anche Regione Liguria con un progetto sperimentale di bigliettazione elettronica, che entrerà in servizio dopo che Liguria Digitale avrà affidato la gara rimasta bloccata per un ricorso all’autorità giudiziaria. Anch’io concordo con gli ordini del giorno: mi saranno utili, perché forte dell’appoggio di tutto il Consiglio potrò rappresentare meglio a Trenitalia l’utilità del mantenimento delle biglietterie”.