Andora. Dalla tragedia del giovane Rafael Baroni nasce una speranza per Sofia, una bambina colombiana affetta da un grave problema di salute e alle prese con cure costose.
L’iniziativa è partita su spinta della famiglia del 19enne imperiese deceduto in seguito alla caduta da una scogliera ad Andora, con l’appoggio dell’associazione “Sjamo” (San Josè Amici nel Mondo) con sede ad Albenga, che si occupa principalmente di adozioni internazionali. Così è nato il progetto solidale “Rafael per Sofia”.
Dopo il funerale di Baroni è partita quindi una raccolta fondi per aiutare la piccola Sofia, appena 3 anni. Abita in Colombia e, dalla nascita, combatte contro una malattia genetica che ne rallenta fortemente la crescita.
Le terapie hanno un costo elevato e il suo problema ne ha anche inficiato l’adozione perché alcune famiglie, benché interessate, non se la sono sentita di prenderla con sé, almeno sino ad oggi.
Ed è entrata in gioco l’associazione “Sjamo”, che ha praticamente “adottato” la piccola, garantendole le terapie necessarie, che però sono molto costose. La somma raccolta attraverso le donazioni al progetto serviranno proprio a finanziare l’acquisto delle medicine per permettere a Sofia di guarire e di iniziare una nuova vita con una famiglia.
Le donazioni sono aperte e possono essere fatte attraverso il C/C Postale n. 16556177 (intestato a San Josè Amici nel Mondo) o l’Iban IT98 T076 0110 5000 0001 6556 177.



