A gamba tesa

Governo “giallorosso” al via, ma già bocciato da Toti: “Non un buongiorno. Il cammino appare in salita”

Critiche per decisioni su Interno, Esteri e Istruzione. Sulle Infrastrutture: “Difficile fare peggio di Toninelli”

Toti e Rixi

Regione. Parte il Conte bis tra alcuni buoni auspici, ma anche tanti malumori e dubbi, come quelli palesati dal governatore della Regione Liguria Giovanni Toti che, affiancato da Edoardo Rixi (Lega) e Sonia Viale, proprio pochi minuti fa, si è concesso ad alcune battute ai microfoni di IVG.it e Genova24.

“Ci è piombato il nuovo Governo tra capo e collo e ci ritroviamo qui a fare alcune riflessioni anche banali per certi versi. Al di là della maggioranza politica disomogenea che lo sostiene, alcune cose sono significative”.

Il ministro dell’Interno scelto dopo l’era Salvini è un prefetto che è sempre stato a favore della politica dell’accoglienza diffusa: una discontinuità preoccupante. Il Movimento 5 Stelle agli Esteri, poi, qualche preoccupazione la crea viste anche la recente presa di posizione sul Venezuela ed altre che in questi mesi ci hanno a dir poco sconcertato”.

“Del nuovo ministro dell’Istruzione, invece, ricordo solo una dichiarazione fuori luogo sulle tasse per le merendine a scuola. Non mi pare un buon giorno, ma buon cammino e in bocca al lupo”

“Per quanto riguarda invece le Infrastrutture credo sia una partita semplice nel senso che in molti avrebbero fatto meglio di Toninelli. Quelli che avrebbero fatto peggio si contano forse sulle dita di una mano. Abbiamo chi ha sempre osteggiato qualunque grande opera, anche in Liguria, che ora si troverà a lavorare con chi invece le promuoveva. Temo un cammino in salita”, ha concluso Toti.

Dopo Toti è stato il turno di Edoardo Rixi, che ha aggiunto: “Anche a livello nazionale ci siamo occupati tantissimo di Liguria, dando strumenti alla Regione per completare e affrontare emergenze sia su aspetto idrogeologico, che sulla questione di Genova che sulla portualità. Ora vediamo cosa succederà con il nuovo Governo, ma noi vogliamo che nulla si blocchi. Le cose devono andare avanti. Per farlo bisogna lavorare ancora di più perche ora non c’è piu qualcuno a Roma che sia in diretto collegamento con amministrazioni locali”.

“Il novo ministro alle Infrastrutture, in particolare, è un punto interrogativo. Toninelli è stato sì luci e ombre, ma una cosa positiva è stato il lavoro sul Decreto Genova, che siamo riusciti a fare insieme a Comune e Regione. Felice di aver rinnovato i commissari prima della crisi di governo: un risultato importantissimo. Sono contento che la Lega abbia aspettato perche questo ci ha consentito di mettere in sicurezza la Liguria”, ha concluso.

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