Savona. “Il 26 giugno 2019 il Comune di Savona ci ha comunicato la revoca anticipata della concessione di utilizzo della nostra sede per ‘sopravvenute esigenze istituzionali’, con ordine di sgomberare i locali entro il 31 agosto 2019. Sebbene in questi giorni faccia molto caldo, docce gelate come queste non fanno certo piacere e riteniamo tale provvedimento alquanto immeritato, soprattutto nei confronti di un’associazione storica che esiste da oltre 130 anni e con oltre 1000 soci”. A farlo sapere è la sezione savonese del Club Alpino Italiano, che oggi ha sede in corso Mazzini presso l’asilo delle Piramidi e che da settembre dovrà trovarsi una nuova sistemazione.
“Il Comune ci avrebbe offerto in cambio due piccole stanze e una sala nella zona di Santa Rita, in condivisione con altre associazioni – spiegano dal consiglio direttivo – Purtroppo non riteniamo accettabile tale proposta sotto ogni punto di vista, soprattutto perché il Cai ha la necessità e l’obbligo di tutelare il proprio patrimonio e i dati privati di migliaia di soci e ciò può avvenire solo all’interno di spazi non condivisi. È per tale motivo che il 3 luglio abbiamo incaricato un avvocato di fiducia per ottenere dal Comune un periodo di tempo maggiore nella ricerca di una nuova sede”.
Il Chi lancia poi un appello ai propri sostenitori “affinché ci tengano informati dell’eventuale esistenza di locali in locazione e con le seguenti caratteristiche: appartamento piano terra o mezzanino o casa indipendente o negozio in buone condizioni; zona centro o prima periferia, comunque in zona non esondabile; facilità di parcheggio, il quale porterebbe quindi a escludere le zone di Corso Vittorio Veneto, Villapiana e zona porto; minimo mq 95 calpestabili di cui preferibilmente un salone di almeno 30 mq; un magazzino o garage o cantina di circa 25 mq; canone da valutare in base alle proposte (consideriamo di poter sostenere una spesa massima di circa 5000 euro all’anno); si valutano anche immobili che richiedano piccole ristrutturazioni da scalare eventualmente dall’importo della locazione anno per anno dovuta”.
“Questi spazi – chiariscono – si rendono necessari al fine di consentire a Cai di continuare a svolgere, regolarmente e senza interruzioni, le proprie attività istituzionali: un ampio spazio per la segreteria dove ricevere il flusso di soci, uno spazio per la locazione di circa 20 m di biblioteca, una sala per le riunioni periodiche del consiglio direttivo, un magazzino dove poter custodire, depositare e periodicamente prelevare la grande quantità di attrezzatura alpina, speleologica e del Soccorso Alpino, e una sala capiente nella quale svolgere le lezioni dei corsi di alpinismo scialpinismo escursionismo speleologia alpinismo giovanile, presentazioni di libri, filmati, autori, nonché per ospitare i nostri soci nelle assemblea annuale nelle rituali situazioni di incontro come ad esempio lo scambio di auguri natalizi”.
“Su indicazione del Sindaco di Savona, abbiamo anche provveduto a contattare l’Assessore allo Sport per sondare le disponibilità di altri immobili: al momento non abbiamo avuto ancora ricevuto un riscontro e confidiamo nel fatto che il perdurare di tale silenzio, nei nostri confronti, sia un segnale positivo nell’individuazione da parte del Comune di un locale che meglio vada incontro alle esigenze dei nostri 1000 soci e che ci permetta di rispettare i nostri oneri nei loro confronti” concludono.