Savona. Sette anni nelle giovanili del Genoa e poi il coraggio di andare a confrontarsi, a 17 anni, con i “grandi”, rispondendo alla chiamata di Fabio Fossati, che lo vuole titolare fisso, nell’Albissola, che vince, a mani basse e da matricola, il campionato di Serie D.
L’anno dopo, in Serie C, Matteo Calcagno mantiene la titolarità del ruolo di esterno basso destro, anche quando “Bello” Bellucci subentra a Fossati alla guida dell’Albissola e dà una sostanziosa mano pure a Rino Lavezzini, nel raggiungimento della sudata salvezza della formazione ceramista. Il tutto senza rinunciare a “portare a casa” la maturità scolastica, importante tanto quella mostrata sul terreno di gioco...
Ma poi arriva la sorpresa, negativa, della non iscrizione al prossimo campionato di Serie C, da parte dell’Albissola... e quindi la necessità di “guardarsi attorno” per scegliere la società col progetto giusto, per continuare a crescere…
C’è l’opportunità Genoa, che prevede, tuttavia, il trasferimento in prestito altrove… lo stesso discorso vale per il Lecce (e le nuove norme che limitano a sei, il numero dei giovani che una società può dare in prestito, non aiutano); idem con il Brescia, magari, in questo caso, con un passaggio da Teramo).
Sarebbe ottima l’opzione Virtus Entella, che però, alla fine, vira su Federico Vaglietti (scuola Inter)…
Mostrano interesse per Calcagno, anche altre tre formazioni di nome, della Serie C, quali Albinoleffe, Lecco e Cavese, ma alla fine la spunta Mariano Fernandez, il direttore sportivo della Virtus Francavilla, che già dall’anno scorso aveva messo nel mirino il ragazzo con “garra uruguaja” (il nonno materno, seppur arenzanese doc, ha vissuto a lungo sul Rio de La Plata).
Da Arenzano a Francavilla Fontana... millecinquanta chilometri sono una passeggiata, rispetto alle miglia fatte dal nonno, nel solcare l’Atlantico, per raggiungere Montevideo…
Il Salento è una terra bellissima e il Francavilla, da due anni, si gioca la Serie B, arrivando a disputarsela nei play off... e poi, nello stemma di Francavilla campeggia un albero di ulivo e sapete dove vive Calcagno ad Arenzano? Nel rione della Madonna delle Olivete… che sia un segno del destino?
“Spacca” tutto, Matteo, ci vediamo in Serie B, la prossima estate…
