Albenga. Le critiche mosse dal consigliere di opposizione di Albenga Eraldo Ciangherotti non sono rimaste inascoltate e, anzi, hanno suscitato la reazione di Maurizio Salvadori, produttore del Jova Beach Party, che ha ribattuto punto su punto.
“Stupisce molto la miopia del consigliere Ciangherotti che evidentemente non considera il Jova Beach Party un’opportunità, – ha esordito Salvadori. – Il nuovo giro di Jovanotti, ambìto da tutte le cittadine di costa italiane, è stato considerato un vero e proprio regalo per tutti gli esercizi commerciali dei comuni che hanno ospitato il Jova Beach e le postazioni di food and beverage all’interno del villaggio non hanno fermato l’assalto turistico a Lignano e a Rimini che ha rappresentato un picco per tutti gli esercizi locali, dagli alberghi ai ristoranti con una ricaduta sul territorio di 1,3 euro per ciascun euro di costo del biglietto (78 euro circa a persona)”.
“Il progetto rappresenta uno sforzo unico in termini economici e produttivi, ma anche un’occasione per trascorrere una giornata in famiglia grazie ai prezzi dei biglietti volutamente contenuti (mediamente inferiori del 30% rispetto al mercato dei concerti tradizionali) con addirittura il biglietto gratuito fino agli 8 anni (per cui è indispensabile fare richiesta attraverso il sito di Trident Music. Obiettivi essenziali nel progetto di Lorenzo, reso possibile anche dal sostegno di alcune aziende partner che con il loro talento, la loro tenacia e la loro competenza rendono il villaggio del Jova Beach una sorta di parco dei divertimenti intelligente”.
“La presenza del WWF partner del Jova Beach, garantisce la diffusione importante dei messaggi ambientali per sensibilizzare il pubblico controlla delle più grandi emergenze del momento, l’inquinamento da plastica in natura”.
“Le barche così come l’intera organizzazione del pubblico del Jova Beach ad Albenga è stata condivisa con le autorità competenti e nel massimo rispetto delle normative. In particolare, per quelle marittime, in ottemperanza delle disposizioni centrali della Guardia Costiera”.
“Rispetto all’affermazione diffamatoria per cui ‘Jovanotti è il classico artista radical chic, con Rolex al polso’, sarebbe bene che il consigliere si informasse ed evitasse di usare il Jova Beach, come ormai è chiaro che succede spesso, come un palcoscenico per portare alla ribalta la propria posizione politica evidentemente contraria a quella della giunta”, ha concluso il produttore di Jova Beach Party.
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