Industria e lavoro

Il segretario Zingaretti (Pd) alla Bombardier di Vado Ligure: “Piano per il rilancio industriale” fotogallery

Il “Viaggio per l'Italia” del segretario Dem allo stabilimento di Vado Ligure, incontro con i lavoratori

Vado Ligure. Tappa anche nel savonese del “Viaggio per l’Italia” di Nicola Zingaretti.

Questa mattina, infatti, il segretario nazionale del Pd visiterà alcune aziende del territorio ligure e incontrerà i rappresentanti del mondo del lavoro “per condividere idee, proposte e istanze alla base di una nuova agenda politica alternativa a quella della destra che sta mettendo in ginocchio il paese”.

La prima visita del segretario Dem è stata alla Bombardier di Vado Ligure, dove ha incontrato una rappresentanza dei lavoratori del sito produttivo vadese sul quale da tempo è aperta una vertenza industriale e occupazionale, con un futuro ancora incerto.

Presenti allo stabilimento vadese i parlamentari del Pd Franco Vazio, Roberta Pinotti, Vito Vattuone (segretario regionale) e Raffaella Paita, oltre al segretario provinciale del Pd Giacomo Vigliercio, il segretario Dem di Savona Roberto Arboscello, il consigliere regionale Mauro Righello e il parlamentare europeo del partito Democratico Brando Benifei.

nicola zingaretti

Il segretario Zingaretti, oltre alla Rsu sindacale della Bombardier, ha incontrato e parlato con i segretari dei sindacati di categoria che seguono la complessa vertenza dello stabilimento di Vado Ligure, Andrea Mandraccia per la Fiom-Cgil, Alessandro Vella per la Fim-Cisl e Giovanni Mazziotta per la Uilm.

“La nostra sensazione è confermata da quello che dite – afferma il segretario nazionale Dem rivolgendosi ai lavoratori della Bombardier -: serve un piano per rilanciare l’Italia nel futuro. Siamo ad un giro di boa per l’industria europea: ci sono multinazionali che hanno le idee chiare, dobbiamo creare delle politiche per stare al passo”.

“Ovunque vada mi raccontano la stessa storia: l’acquisto da parte di una grande multinazionale, il depotenziamento e i licenziamenti. Se non si crea un piano per l’Italia il rischio è che le nostre eccellenze vengano smantellate: bisogna mettere in campo politiche industriali serie e moderne, che ad ora non ci sono”.

“Questo piano per l’Italia non vogliamo scriverlo da soli senza ascoltare, e quello che ci dite ci conferma quanto già pensavamo. Noi faremo la nostra parte” conclude il segretario Zingaretti.

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