La sentenza

Lite nella zona T1 di Ceriale, patteggia il 25enne arrestato per lesioni e resistenza

Il giovane in aula aveva spiegato di essere stato aggredito e di essersi difeso

Aggressione Ceriale Armi

Ceriale. Ha patteggiato sette mesi di reclusione, con la sospensione condizionale della pena, il venticinquenne marocchino, E.M.A., di Borghetto, che era stato arrestato a Ceriale dopo una lite con un connazionale nella zona del T1.

Dopo l’arresto, il giovane, che doveva rispondere di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, in aula aveva dato la sua versione dei fatti. In particolare aveva chiarito di non aver aggredito l’altro marocchino, ma di essersi difeso dopo essere stato aggredito. Quanto all’accusa di resistenza, E.M.A. aveva spiegato di aver reagito spintonando quando si era sentito afferrare da dietro, ma di non essersi accorto che fosse un agente della polizia municipale (una versione che era stata confermata anche dal vigile che lo aveva arrestato).

Dopo averlo ascoltato il giudice Francesco Giannone aveva convalidato l’arresto ma aveva rimesso il venticinquenne in libertà senza nessuna misura. Vista la richiesta di termini a difesa dell’avvocato Gian Maria Gandolfo, legale dell’imputato, il processo era stato rinviato a questa mattina quando è stato definito il patteggiamento.

Aggressione Ceriale Armi

Ad arrestare il giovane erano stati gli agenti della polizia locale che li avevano sorpresi a litigare per ragioni ancora da accertare. A chiamare le forze dell’ordine era stato il titolare di un capannone che si era accorto della discussione tra i due connazionali durante la quale c’era stato anche un lancio di pietre.

Entrambi i marocchini erano stati soccorsi dalle ambulanze della Croce Bianca di Albenga e, scortati dagli uomini della polizia locale, erano stati portati all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure in codice giallo.

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