Liguria. “Nella seduta serale del 19 giugno il Governo, su proposta del ministro per gli affari regionali Erika Stefani, ha deliberato di impugnare presso la Corte Costituzionale alcuni articoli della legge regionale della Liguria in materia di aree protette (la legge numero 3 del 2019 pubblicata il 3 maggio scorso) che apportava robusti peggioramenti alla disciplina del settore e riduceva la superficie di vari parchi regionali liguri”. Lo rende noto Italia Nostra.
“I rilievi del consiglio dei ministri, su cui dovrà ora esprimersi la consulta, riguardano parti significative e sostanziali della ‘riforma’ della disciplina regionale dei parchi e delle riserve naturali liguri”.
“L’assessore regionale ai parchi, agricoltura e caccia Stefano Mai colleziona,a assieme ai propri uffici, la quarta impugnativa di una legge regionale in materia di beni naturali da lui proposta al consiglio regionale (di cui una del dicembre 2017 già oggetto di una sentenza di illegittimità) – afferma Augusto Atturo, che segue il settore aree protette per conto di Italia Nostra – Italia Nostra, assieme a WWF e Legambiente aveva inoltrato un dettagliato esposto ai ministeri competenti a pochi giorni dalla pubblicazione del provvedimento, che aveva suscitato forti proteste dell’associazionismo ambientalista”.
Secondo Italia Nostra “i punti critici che verranno esaminati dalla consulta riguardano: la ri-perimetrazione d’imperio, con legge regionale, dei parchi di Antola (ridotto di circa 400 ettari) , Aveto, Beigua ed Alpi Liguri, avvenuta scavalcando le procedure partecipative degli enti parco e i piani del parco già in vigore; l’illegittima possibilità di affidare la sorveglianza dei parchi a soggetti volontari privati anziché a guardaparco; le modifiche alla disciplina del funzionamento amministrativo delle aree protette ignorando gli statuti già esistenti degli enti parco; l’illegittima depenalizzazione delle violazioni più gravi ai regolamenti dei parchi; la prevaricazione dei piani dei parchi da parte di altri strumenti di pianificazione urbanistica”.
Il sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri Simone Valente aggiunge: “Avevo promesso che mi sarei impegnato per fermare la legge regionale che riduce la superficie dei parchi liguri e sopprime tutte le aree protette della provincia di Savona per favorire le lobby dei costruttori e dei cacciatori, in spregio alla tutela ambientale del nostro bellissimo territorio. Oggi mantengo la promessa fatta ai cittadini: il consiglio dei ministri ha impugnato la legge regionale fortemente voluta da Toti che, oltre ad essere dannosa dal punto di vista economico e della tutela ambientale, contiene numerosi profili di illegittimità costituzionale. Ringrazio il ministro Costa per il grande impegno con cui ogni giorno tutela l’ambiente del nostro paese”.