Misure

Cinghiali in centro a Spotorno, ordinanza del sindaco: “Vietato sfamarli”

Per ridurre "i rischi connessi alla presenza di cinghiali nel centro urbano, visti i recenti avvistamenti e l'avvicinarsi del periodo estivo"

cinghiali spotorno

Spotorno. Il divieto di dare da mangiare ai cinghiali selvatici e l’obbligo, per i proprietari, di mantenere sgombri dalla vegetazione i terreni che confinano con le strade comunali. Sono questi i contenuti della “ordinanza anti-cinghiali” pubblicata proprio oggi dal sindaco di Spotorno Mattia Fiorini.

Il documento ha l’obiettivo di ridurre “i rischi connessi alla presenza di cinghiali nel centro urbano, visti i recenti avvistamenti e l’avvicinarsi del periodo estivo in cui, ogni anno, il problema è maggiormente sentito”.

L’ordinanza prende spunto da quanto comunicato dal settore politiche della montagna e della fauna selvatica della Regione Liguria “per permettere agli agenti della Vigilanza Faunistica Regionale (ed altri soggetti che in base alle norme possono essere coinvolti) di intervenire per l’eliminazione del pericolo e l’allontanamento degli animali selvatici, privilegiando metodi non cruenti e il reinserimento in ambiente”.

Per questi motivi, il sindaco di Spotorno ha emesso un’ordinanza con cui è fatto “divieto a chiunque di fornire alimenti e scarti alimentari agli animali selvatici, in particolare agli ungulati appartenenti alla specie ‘Sus scrofa’, cioè il cinghiale” e impone che “tutti gli abitanti ed i proprietari di terreni prospicenti le strada del Comune di Spotorno sono tenuti a mantenere puliti e sgomberi i terreni stessi dalla vegetazione infestante, allo scopo di prevenire il crearsi di condizioni ecologiche favorevoli alla penetrazione ed all’ambientamento dei cinghiali”.

Il Comune incarica “gli agenti della vigilanza faunistica regionale e tutti gli altri soggetti che, in base alla normativa, possano essere coinvolti, di rimuovere gli esemplari di sus scrofa che frequentano le aree urbane in cerca di cibo con i metodi di volta in volta più efficaci in base alle circostanze” ma sempre con l’obiettivo primario di “garantire l’incolumità delle persone, compresa quella degli stessi addetti alle operazioni, e l’integrità delle cose, privilegiando, ove possibile, metodi non cruenti ed il reinserimento in ambiente”.

La polizia locale è incaricata di “supportare e coadiuvare gli agenti gli agenti della vigilanza faunistica regionale, ove necessario circoscrivendo aree determinate per lo svolgimento delle operazioni di rimozione, aree che dovranno essere all’uopo temporaneamente interdette al transito delle persone estranee”.