Toirano. Il post del candidato sindaco di Toirano, Giuseppe De Fezza, finisce al centro delle polemiche della campagna elettorale. E’ l’avversario nella corsa elettorale, l’aspirante primo cittadino di “Non solo centro” Roberto Bianco, a rispondere a quanto affermato sulla pagina Facebook “Toirano”.
“Innanzitutto – dice Bianco – concordo sulla necessità di lasciar fuori dalla campagna elettorale e dalla politica questa pagina Facebook. La nostra pagina Facebook è ‘Non solo Centro’ e questo è lo strumento che vogliamo usare per informare i cittadini. Tuttavia vorrei far osservare che in passato proprio i sostenitori della lista De Fezza hanno usato la pagina Facebook ‘Toirano’ sia per promuovere che per sminuire gli avversari politici. E in quei casi non c’è stata alcuna osservazione. La pagina, pur avendo una presunzione di sito istituzionale, è amministrata da De Fezza stesso e spesso è stata usata per promuovere le iniziative della attuale amministrazione senza menzionare eventuali contrarietà o problematiche. Una pagina realmente indipendente dovrebbe avere risposte principalmente dagli uffici comunali e non necessariamente e solo dagli esponenti politici”.
E circa il progetto di riqualificazione delle ex cave Martinetto, progetto promosso dall’attuale amministrazione e fortemente avverso dalla lista “Non solo centro”, ecco la replica di Bianco: “Per quanto riguarda la commissione di studio di cui parla De Fezza, ricordo che queste (così come prevede il regolamento del consiglio comunale e delle commissioni consiliari all’articolo 11) devono esser costituite dal consiglio comunale in seguito a un apposita delibera. Non è mai stato proposto un ordine del giorno in merito. In consiglio comunale non è mai stata costituita alcuna commissione speciale sull’argomento e non è mai stato discusso l’attuale progetto di ‘riqualificazione ex cava Martinetto’. Le assemblee pubbliche non possono sostituire il consiglio comunale. In sede istituzionale si è parlato del progetto durante l’approvazione del Documento Unico di Programmazione (delibera consiglio comunale numero 41 del 30 novembre 2016) ma nel testo approvato non si capisce neanche bene di cosa si parla: il vice sindaco De Fezza fa riferimento solo alla ‘riqualificazione dell’area della cava Marchisio, mediante abbancamento di terra’. Il sito si chiamava cava Martinetto ed era gestito dalla società Cave Marchisio Spa che però opera ancora nell’altra cava attiva (le dichiarazioni sono quindi un po’ confuse). La definizione discarica è del tutto coerente con quanto previsto dalla delibera dell’amministrazione, che cito testualmente e parla di ‘150.000 mc di rifiuti bonificati e 100.000 mc di terre e rocce da scavo’ (il documento è la delibera di giunta numero 58 del 20 luglio 2017, pagina 4)”.
Ancora Bianco: “Detto ciò sono sorpreso dell’affermazione secondo cui il Comune rischia di pagare penali se non realizza la discarica. E’ una novità assoluta. Forse sono finiti gli elogi del progetto e ora scopriamo che lo dobbiamo fare perché costretti? Tra l’altro non ricordo che a bilancio siano state messe in riserva somme per far fronte ad eventuali penali. Cosa vuol dire questo? Che il Comune è pure potenzialmente a rischio dissesto? Complimenti! Non è che per caso nella fretta di scrivere è stata fatta confusione con la bonifica della vecchia discarica sopra al Salto del Lupo?”.
“A me risulta che la legge regionale 12/2012, che regolamenta l’esercizio delle attività estrattive, indica il colmamento dei vuoti di cava per le attività in atto e non prevede obblighi per le cave dismesse. Il sito della ex cava Martinetto è stato stralciato dal Piano Cave Regionale nel 2008 e quindi completamente svincolato. Per quale motivo ci sarebbero quindi obblighi derivanti dalla legge sulle cave? A meno che l’attuale amministrazione non si sia presa qualche impegno senza passare in consiglio comunale. In questo caso però ci sarebbero spiegazioni ben più dettagliate da dare. Come De Fezza dovrebbe sapere, l’autorizzazione regionale all’attività di cava prevede che il gestore riqualifichi l’area al termine della concessione pena la mancata restituzione della prevista cauzione, tutto ciò per la cava Martinetto è avvenuto circa 20 anni or sono”.
E Roberto Bianco aggiunge: “A questo punto mi pare necessario riassumere ciò che è avvenuto da allora sino ad oggi. Nel 2003 l’area veniva concessa in locazione ad un soggetto privato per la lavorazione di inerti, per 3 anni senza possibilità di rinnovo, al termine dei quali l’ufficio tecnico comunale sollevava due sanzioni all’affittuario per una somma totale di circa 180.000 euro. Pochi anni dopo lo stesso soggetto presentava un progetto di ‘riqualificazione’ dell’area molto simile a quello attuale, allora tu sedevi in consiglio comunale nei banchi della minoranza e lo definivi discarica, per fortuna l’operazione non ebbe seguito, merito dei consiglieri di minoranza tra cui Mattoscio (attuale nostro candidato), e del sindaco Tabò che portò il progetto in consiglio con il tecnico progettista ad illustrarlo e poi lo accantonò perché non convinceva. In quel caso non è stato approvato con la sola delibera di giunta. Oggi, in consiglio comunale siedi in maggioranza, hai evidentemente cambiato idea. La discarica è diventata riqualificazione. Quello che non cambia è il soggetto promotore: chiaramente riconducibile a quello precedente che è già stato sanzionato per violazioni ambientali dallo stesso Comune di Toirano su quel sito”.
Bianco ribadisce: “Il sottoscritto e tutti i candidati della lista ‘Non solo centro’ siamo assolutamente contrari. L’operazione che l’amministrazione sta portando avanti creerà ‘disagio dato dal grande traffico di camion’ per ammissione dello stesso sindaco Lionetti e i tempi sembrano essere elastici ‘5-6 anni’ nella migliore delle ipotesi. Ritengo che per dare nuova vita all’area della ex Cava Martinetto non sia necessario impiantarvi prima una discarica, esistono molte alternative realizzabili in tempi più brevi e certi. Prendo quindi atto della tua risposta scomposta e frettolosa e mi auguro che i cittadini di Toirano, vi trovino motivi di più per sostituire quanto prima chi è alla guida del paese”.





