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Operazione “Top China”, interrogati per rogatoria i quattro arrestati fotogallery

In manette sono finite tre donne cinesi e un savonese, secondo l'accusa maîtresse arrivavano a guadagnare anche 25-30 mila euro al mese

Cairo Montenotte. Sono stati interrogate questa mattina per rogatoria le tre donne cinesi Hong Li, Ying Li, Ying He, e il savonese Massimo Borioli, arrestati nelle scorse ore con l’accusa di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione in relazione alla gestione di tre case squillo, due a Cairo, una in Corso Marconi e l’altra in viale Martiri della Libertà, e una a Savona, in via Crispi a Savona.

Per il momento tutti e quattro restano in carcere come disposto dal gip Fiorenza Giorgi che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare su richiesta del pm Massimiliano Bolla.

Ad arrestare le tre donne sono stati i carabinieri della compagnia di Cairo Montenotte che avevano avviato l’indagine in seguito alle segnalazioni di insoliti via vai intorno agli appartamenti dove venivano organizzati gli appuntamenti coi clienti. Secondo l’accusa, Hong Li, Ying Li, Ying He erano le maitresse che gestivano le case squillo, mentre Borioli, che aveva una relazione con una delle arrestate, le aiutava a prendere i contatti per trovare alloggi in affito.

Oltre a loro sono stati denunciati a piede libero tre cinesi residenti a Milano che avrebbero aiutato gli arrestati nella gestione dell’arrivo delle ragazze in Italia.