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Commissione europea, Coldiretti: “L’Italia farebbe bene a rivendicare il ruolo del commissario agricolo”

"L’Italia può fare da apripista in Europa sulla trasparenza dell’informazione ai consumatori estendendo a tutti i prodotti l’obbligo di indicare in etichetta l’origine degli alimenti"

agricoltura

Liguria. “Sono quasi 50 anni che nell’ambito della Commissione Europea la responsabilità del settore primario non viene assegnata all’Italia che è il primo Paese dell’Unione per valore aggiunto agricolo ma anche per qualità delle produzioni: per questo è di buon auspicio l’annuncio del vicepremier Matteo Salvini di voler puntare sull’agricoltura nella scelta dei commissari europei, una scelta che salvaguarderebbe a livello mondiale anche le grandi eccellenze Made in Liguria”.

Lo afferma, in una nota, Coldiretti, che ricorda che è “dal 1972 con Carlo Scarascia Mugnozza, nella Commissione Mansholt, che l’Italia non ha un proprio rappresentante all’agricoltura nell’ambito della Commissione europea a conferma della disattenzione nei confronti del settore degli ultimi decenni, nonostante la grande rivoluzione che è avvenuta nelle campagne italiane che sono diventate una realtà da primato a livello internazionale per sostenibilità economica ed ambientale ma anche per la capacità di offrire lavoro alle nuove generazioni”.

“Tutelare e difendere a livello internazionale i prodotti italiani, tra cui quelli liguri come l’olio, il vino e le altre grandi eccellenze, attraverso regole chiare che mirino alla trasparenza e tracciabilità dei prodotti – affermano il presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il delegato confederale Bruno Rivarossa – è il modo migliore per difendere la nostra salute ed evitare la concorrenza sleale che troppo spesso colpisce la nostra agricoltura, la quale conta il numero più alto di prodotti ‘falsificati’ in giro per il mondo. Sarebbe fondamentale quindi che venisse scelto un commissario italiano che occuperebbe un posto strategico anche negli accordi commerciali dove è importante e necessario che tutti i prodotti che entrino nei confini nazionali ed europei rispettino lo stesso percorso di qualità che riguarda l’ambiente, il lavoro e la salute”.

“L’Italia può fare da apripista in Europa sulla trasparenza dell’informazione ai consumatori estendendo a tutti i prodotti l’obbligo di indicare in etichetta l’origine degli alimenti. Ma la strada della piena trasparenza è ancora lunga ed è per questo che anche nella Regione si continua a portare avanti la raccolta firme EatOriginal con la quale Coldiretti chiede all’Europa l’etichettatura obbligatoria per tutti i prodotti che raggiungono le nostre tavole”.