Albenga. “Quattro giorni dopo il voto, qualche considerazione sul responso delle urne ad Albenga. La vittoria del centrodestra alle europee è stata clamorosa, così come clamoroso è stato il risultato delle comunali, anche se, per vari motivi, non ultimo quello della presenza di altre liste nella competizione, è stato tutto rimandato di due settimane per il ballottaggio”. Lo dice Eraldo Ciangherotti, il consigliere più votato della lista Albenga Vince alle elezioni comunali e assessore provinciale.
“Il nostro candidato sindaco, Gero Calleri, è stimato, capace e benvoluto: non è un caso che sia stato il candidato sindaco più votato, domenica scorsa. Forza Italia, a differenza del Partito democratico, ci ha messo la faccia, così come Lega e Fratelli d’Italia. Non altrettanto si può dire del candidato sindaco Riccardo Tomatis e del suo burattinaio Franco Vazio, parlamentare (ancora del Pd?) che ha nascosto il simbolo, forse vergognandosi, del Partito Democratico. Sono convinto che, in questo momento, la linea politica tracciata dal Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, sia quella giusta per riportare il centrodestra, unito e coeso, a svolgere il suo ruolo di guida politica ed economica”.
“Per questo, con convinzione, anche a nome dei 700 albenganesi che hanno accordato la loro fiducia a me e a Ginetta Perrone, come Albenga Vince, proseguo la mia battaglia per far sì che al ballottaggio vinca ancora Gero Calleri. Con lui riusciremo a rilanciare Albenga dal punto di vista sociale, economico, culturale, facendola diventare una città più sicura, vivibile, a misura d’uomo. Domenica 9 giugno sarà un’occasione unica per cambiare la città e bocciare le forze che lavorano per fare sì che tutto resti immutato”, conclude Ciangherotti.