Imposte non pagate

Albenga: lo Stato svizzero presenta il “conto” a Camillo Costa, ex direttore della Aston Bank

Sotto inchiesta per il crac della banca, poi diventato Ispettore Onorario per i Beni Architettonici per la città di Albenga: precetto e sequestro dei beni

Palazzo Peloso Cepolla Albenga

Albenga. Dopo l’inchiesta del settimanale “L’Epresso”, si torna a parlare di Camillo Costa, l’ex finanziere finito alla ribalta delle cronache per il crac della Aston Bank di Lugano e diventato poi Ispettore Onorario per i Beni Architettonici della città di Albenga.

Il Canton Ticino e la Confederazione elvetica hanno diramato nella giornata di ieri un precetto esecutivo con sequestro dei beni nei confronti dell’ex direttore dell’istituto di credito svizzero. Una misura, si apprende, di carattere preventivo, anche perchè l’inchiesta penale sulle responsabilità di Costa è ancora aperta e in corso di svolgimento.

Il clamoroso crac della Aston Bank di via Maraini risale a quasi dieci anni fa, un buco di una ventina di milioni di euro che ha lasciato sul lastrico molti clienti italiani che avevano portato i loro risparmi in Svizzera. Ma non solo: accanto a questo ci sono tutte le imposte cantonali e federali non pagate dall’allora direttore della banca.

Stando a quanto appreso, il precetto raggiunge la cifra di circa 137 mila franchi. Inoltre, bollettino dello Stato svizzero riferisce del decreto di sequestro spiccato dal pretore Patrizia Zarro per il recupero dei crediti d’imposta. Ad ora non si conosce l’entità dei beni che sono stati sequestrati a Costa.

Camillo Costa è il rampollo di una delle famiglie più in vista della città albenganese, con i genitori che sono stati protagonisti negli anni di molte azioni per preservare il patrimonio storico e culturale di Albenga.

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