Varazze. Assolto anche in appello il geometra Armento, il professionista accusato dal Comune di Varazze di falso nell’ambito di una pratica edilizia riguardante la sua abitazione. Il verdetto conferma quello stabilito un anno fa in primo grado di giudizio, dopo che nell’ottobre 2017 il Comune si era costituito in giudizio
E ora la vicenda diventa un caso politico a Varazze, con un durissimo attacco del capogruppo consiliare di “AmoVarazze” Gianantonio Cerruti. Il litigio, spiega, riguardava “una tramezza di 15 cm e l’esistenza di un servizio igienico all’interno del suo appartamento, tutte opere interne senza alcuna modifica esterna. Interviene la Polizia locale di Varazze e scattano le denunce alla Procura della Repubblica: è accaduto rarissimamente forse 2 o 3 volte in tanti anni”.
“Dopo la prima assoluzione, con una procedura che definire inusuale è poco – accusa – la giunta comunale decideva ancora più inspiegabilmente di persistere senza esitazioni, e di ricorrere anche in appello contro quanto stabilito dal giudice. E giovedì, come ampiamente prevedibile, il geometra è stato nuovamente assolto e il Comune di Varazze, avendo totalmente torto, condannato a risarcire anche le spese legali della controparte. Così, dopo un primo atto inutile che ha portato all’assoluzione del geometra, un altro ricorso altrettanto inutile, senza giuste motivazioni è stato respinto”.
Lo scenario però è particolare: i vicini di casa sono il geometra Armento e un assessore della giunta Bozzano, l’assessore alle finanze Manna. E Cerruti suggerisce apertamente che il Comune abbia volontariamente sostenuto una causa contro il vicino di un assessore solo per “beghe condominiali”: “Un accanimento che non ha precedenti significativi – è la grave accusa del capogruppo di AmoVarazze – e fa pensare legittimamente che la principale causa sia stata piuttosto quella che il geometra Armento non avesse buoni rapporti con il suo vicino di casa, l’assessore comunale alle finanze. Tutto questo ci è costato una cifra elevata di oltre 12.000 euro di avvocati (è giusto ricordare che per questa causa è stato dato incarico a un avvocato appositamente prescelto al di fuori dell’elenco degli avvocati del Comune). A noi sembra davvero troppo e al geometra Armento va tutta la solidarietà del nostro gruppo consiliare e dei cittadini che rappresentiamo”.
“Chiediamo formalmente che la giunta comunale del sindaco Bozzano risarcisca i cittadini del denaro pubblico speso, in assenza di una valida e fondata giustificazione, per pagare l’avvocato esterno (il cui compenso ammonta a € 8.229,20, oltre alle spese dell’Avvocato di controparte di oltre € 4.000) per un ammontare complessivo di oltre € 12.239,20. Se ciò non avvenisse, per il rispetto che dobbiamo ai varazzini e al dovere di garantire un’amministrazione imparziale e corretta, riteniamo sia necessario segnalare alla Corte dei Conti quanto avvenuto, perché siamo di fronte a un esempio palese di cattiva amministrazione a danno delle casse comunali. Un comportamento che non ha giustificazioni, anomalo e continuato anche di fronte alle evidenti decisioni del giudice, che è costato caro alle tasche dei varazzini”.