Savona. Un locale allegro e colorato, ma anche riservato, dotato di una sedia a dondolo per allattare, un fasciatoio, uno scaldabiberon, un raccoglitore per pannolini e tutto il necessario per soddisfare le esigenze di un bimbo piccolo ed i suoi genitori. Tutto questo è il “Baby pit stop” che è stato inaugurato questo pomeriggio al quarto piano del palazzo di giustizia di Savona.
L’iniziativa è stata promossa dal tribunale di Savona insieme all’Unicef, che da anni porta avanti il progetto per l’allestimento di “baby pit stop” per le mamme che allattano, con il fondamentale contributo della Fondazione “De Mari”, che ha finanziato l’acquisto degli arredi necessari all’allestimento, e dell’Ente Scuola Edile di Savona visto che un’allieva, Boutaina Taki, di 18 anni, ha realizzato, dipingendole a mano, le bellissime decorazioni del locale.
All’inaugurazione di questo spazio protetto dedicato alle mamme (ovviamente anche i papà potranno usufruirne nel caso in cui abbiano la necessità di cambiare il loro bimbo o di allattarlo artificialmente) erano presenti il presidente del tribunale di Savona Lorena Canaparo, la dirigente amministrativa Silvia Biagini, il sostituto procuratore Chiara Venturi, presidente della sezione di Savona dell’Associazione Nazionale Magistrati, il giudice Laura De Dominicis, il presidente della Fondazione De Mari Federico Delfino, un rappresentante dell’Unicef di Savona, il presidente dell’ordine degli avvocati di Savona Fabio Cardone insieme alla collega e consigliere dell’ordine Daniela Giaccardi, un rappresentante dell’Agenzia regionale per il lavoro la formazione e l’accreditamento (Alfa), e una delegazione dell’Ente Scuola Edile di Savona composta dal responsabile della struttura Roberto Marson, alcuni insegnanti e la giovanissima allieva che ha decorato il baby pit stop.
“Siamo contenti di inaugurare il baby pit stop proprio oggi, in occasione della festa della donna per festeggiarla anche come madre. E’ un’iniziativa alla quale teniamo molto che abbiamo realizzato grazie all’Unicef e al contributo della Fondazione De Mari e della Scuola Edile con cui il tribunale ha una convenzione che consente anche ai ragazzi di fare importanti esperienze di vita e professionali” ha detto il presidente del tribunale Lorena Canaparo.
“Questa collaborazione tra tribunale, procura e fondazione De Mari ha riguardato in particolare le fasce deboli e questo è un aspetto molto importante. Sul sociale abbiamo cercato di mantenere le risorse messe a disposizione intatte perché crediamo che sia un settore cruciale. C’è bisogno in questo momento a Savona di collaborazione tra le istituzioni per offrire più servizi e migliorare la qualità della vita, in particolare per i più giovani” ha detto il presidente della Fondazione De Mari Federico Delfino.
“Ci tengo a dire che non è la prima volta che la Fondazione è sensibile su tematiche simili: ci avevano già permesso di creare la saletta per le audizioni protette all’ospedale San Paolo. Da parte loro c’è grande attenzione per la tutela dei minori” ha sottolineato il pm Chiara Venturi.
Grande entusiasmo è stato mostrato anche dall’Unicef, partner istituzionale dell’iniziativa: “Savona ha risposto benissimo a questo progetto ed in diversi edifici pubblici c’è un baby pit stop e quindi siamo contenti. Ora anche in tribunale c’è un ambiente protetto per la mamma e il bimbo che possono avere un momento di privacy meritata”.
“E’ un bel gesto, ma è anche utile e concreto. Spesso capita che le persone chiamate a deporre in udienza o i parenti di detenuti vengano in tribunale con dei bimbi piccoli ed abbiano esigenze di questo genere” ha osservato il giudice Laura De Dominicis a cui ha fatto eco l’avvocato Daniela Giaccardi: “E’ un’iniziativa lodevole e che potrebbe servire anche agli avvocati”.
Soddisfazione per la sinergia che si è creata intorno a questo progetto è stata evidenziata dal dirigente amministrativo del tribunale Silvia Biagini: “E’ stata l’occasione per unire tante istituzioni. In particolare sottolineo la bravura dei ragazzi della scuola edile che stanno facendo tantissimo nel palazzo di giustizia. Si è creato un bel gruppo di lavoro che ha permesso di dare vita a ponti tra diverse istituzioni cittadine”.
“Non possiamo che dire grazie al tribunale e alla Regione che, tramite Alfa, ci permette di portare avanti collaborazioni di questo tipo. E’ un progetto molto importante che offre la possibilità ai ragazzi di crescere professionalmente e umanamente” dicono dalla Scuola Edile.
Unanime il coro di ringraziamenti e complimenti per l’artista che ha decorato con bellissimi disegni il baby pit stop che era presente al taglio del nastro. Il lavoro della diciottenne Boutaina Taki è stato apprezzatissimo: “Ringrazio i professori che mi hanno sostenuto e tutte le persone che hanno promosso questo progetto. Mi ha aiutato a crescere oltre che a creare qualcosa che rimarrà nel tempo, ma soprattutto che è dedicato ai bambini e alle mamme. Per me è stata una bellissima esperienza e anche molto formativa” ha detto l’allieva della Scuola Edile.