Provincia. “L’incapacità di affrontare i veri problemi che affliggono il nostro mondo si riscontra nella nostra relazione con l’ambiente e nella sua salvaguardia. La polemica riguardo il fumo sulle spiagge e la relativa presa di posizione dei nostri amministratori è un esempio eclatante di insipienza e incapacità amministrativa”.
Parola di Assoutenti, per voce del presidente Gian Luigi Taboga, che ha analizzato il fenomeno del fumo e gli effetti devastanti in termini di inquinamento che può avere sull’ambiente.
“Nel mondo, – hanno proseguito da Assoutenti, – si calcola che su 4950 miliardi di sigarette fumate, 2/3 dei mozziconi (pari a circa 3.300 miliardi) vengono dispersi nell’ambiente e finiscono in mare.Sono centinaia di milioni di chili di rifiuti che contengono, secondo calcoli statistici attendibili, migliaia di sostanze tossiche che entrano in circolo tramite le più diverse occasioni con un accumulo progressivo, che abbinato alle sostanze plastiche, ai pesticidi, ai medicinali, ed ai più diversi agenti chimici prodotti dalla combustione e dall’usura di tanti mezzi meccanici ci porta verso il disastro ecologico/ambientale ed umano”.
“Esiste una legge del 2016 che prevede sanzioni amministrative pecuniarie che vanno da 60 euro a 300 per chi disperde nell’ambiente mozziconi di sigarette. Basta guardarsi attorno per capire quale è il grado di rispetto; in luoghi pubblici come gli ospedali dove è proibito fumare anche nei cortili e nelle aree pertinenti a volte ci sono spettacoli ributtanti con cumuli che nessuno rimuove e dimostrano oltre inciviltà il mancato intervento di chi deve far rispettare le leggi”.
“Le strade sono i naturali portacenere dei fumatori secondo un regime di tolleranza che molte volte sfiora la complicità.
Appellarsi allo spirito di civismo si è dimostrato inutile, occorre come per altri reati un’azione diretta di contrasto come la legge prevede. Pertanto senza creare ulteriori leggi facciamo rispettare quelle esistenti e non diamo adito a considerare il controllore libero di agire secondo un suo discernimento ma secondo schemi che rientrano nella sua sfera di responsabilità”, hanno concluso da Assoutenti.