Commozione

Alassio, chiesa di Sant’Ambrogio gremita per l’ultimo saluto a Enzo Barbera fotogallery

Don Enrico: “Enzo, attraverso il Signore, ha donato tanto a tutta la comunità alassina”

Alassio, l’ultimo saluto a Enzo Barbera

Alassio. Centinaia di persone, questa mattina, si sono riunite nella chiesa di Sant’Ambrogio, ad Alassio, per l’ultimo saluto al geometra Enzo Barbera, recentemente scomparso, all’età di 89 anni.

È stato presidente della Soms alassina per ben 16 anni e revisore dei conti proprio nella Collegiata di Sant’Ambrogio. Nel 2008 è stato insignito del prestigioso premio “Alassino d’Oro”, che ogni anno viene consegnato ad un personaggio che ha contribuito a far conoscere la città del Muretto, dal sindaco Marco Melgrati.

In vita, Enzo si è sempre speso per la ‘sua’ comunità, che oggi si è ritrovata numerosa per restituire quel sentimento, rendendogli omaggio, in religioso silenzio, per l’ultima volta, a testimonianza del ricordo indelebile che ha lasciato nel cuore degli alassini.

Enzo ha lasciato i figli Monica, insegnante di lettere all’Istituto Alberghiero di Alassio, Luca, direttore della Wallenius Wilhelmsen Italia, e il giornalista Gió. Numerosa anche la presenza di giornalisti della carta stampata e del web, testimonianza della stima e della vicinanza dei colleghi.

L’omelia di Don Enrico: “La parola di Dio illumina la nostra vita. Quando si perde una persona cara, un papá, un nonno, sentiamo l’oscuritá dentro di noi e le diamo tanti nomi: tristezza, angoscia. Ma ma la parola del Signore ci dice che il buio non spaventa Dio e, anzi, diventa occasione feconda per parlare a noi. E così il buio di questo momento conosce la luce: Dio si rivela al buio, non ci faccia paura dunque. Vogliamo vivere questo momento di suffragio come un momento in cui Dio ha qualcosa da dirci”.

“Enzo è stato un cristiano e quindi gin dal giorno del battesimo, è stato immerso nella storia di Gesù che muore e risorge per noi. Enzo ha coltivato durante la sua vita un rapporto personale con Dio, in diversi modi. Non finisce tutto con la sepoltura, Enzo lo contempliamo nella morte, ma sappiamo, nella fede, che per lui c’è la resurrezione e questo cambia completamente la prospettiva”.

“Abbiamo la fede in Gesù e non ci arrendiamo a pensare che tutto si riduca ad un corpo freddo e inerme, non ci arrendiamo a questa storia. Questo ce lo fa sentire vivo in una comunione con lui che non finisce. La bella notizia del Vangelo di Gesù è che con i nostri defunti continuiamo ad avere una comunione. La dimensione corporea ci è sottratta ma non quella comunionale: voi famigliari e amici lo ritroverete nella preghiera. Enzo, attraverso il Signore, ha donato tanto a tutta la comunità alassina in cui ha operato attivamente per anni”.

Al termine della funzione, il corteo funebre si è diretto al cimitero di Alassio, dove la salma di Barbera sarà tumulata nella cappella di famiglia.