Urgenza

Alassio, 6 mln di euro per ripristinare le spiagge: chiesto aiuto alla Regione fotogallery video

Oltre ai lavori in somma urgenza, anche il ripascimento e la sperimentazione del Technoreef

Nuova mareggiata ad Alassio

Alassio ha registrato ieri l’ennesima mareggiata. Ancora una volta il mare ha inghiottito la celebre spiaggia alassina andando a lambire i locali che insistono sulle passeggiate.

Il problema sta giustamente catalizzando l’attenzione dell’intera città e stamani l’amministrazione comunale ha inviato alla Regione Liguria un documento in cui, non solo vengono riassunte le spese in somma urgenza già realizzate dal Comune di Alassio a seguito dei devastanti eventi del 29 ottobre scorso, ma ha inserito per la messa sicurezza delle infrastrutture e del centro abitato danneggiati, la richiesta di un contributo di circa 5milioni di euro a valere sui fondi della Protezione Civile.

“Quello che stiamo cercando di far comprendere alla Regione – commenta il Sindaco di Alassio Marco Melgrati – è che sia gli interventi di ripascimento sia quelli sperimentali di difesa del litorale, sono la logica conseguenza della mareggiata dell’ottobre scorso, e necessari per la difesa della costa e della cittadinanza alassina”.

La dettagliata tabella, allegata alla richiesta, nel ricomprendere i lavori in somma urgenza già realizzati, come il ripristino delle passeggiate, delle scogliere, delle strade, del verde pubblico devastato dal vento e dai marosi per un importo di circa un milione di Euro, aggiunge i lavori di ripascimento strutturale dell’arenile a difesa delle infrastrutture comunali, passeggiate, viabilità, abitato del centro storico; e così pure l’intervento a difesa dell’arenile con un tratto sperimentale di Technoreef già approvato da Regione Liguria.

“Si tratta comunque – aggiunge Franca Giannotta assessore ai Lavori Pubblici e alla Protezione Civile del Comune di Alassio – di interventi relativi ai danni subiti nel corso degli eventi meteomarini del 29 e 30 ottobre 2018, ma che non sono stati subito segnalati nelle schede “ZeroGIS”. Al tempo abbiamo infatti dovuto reagire alla crisi, rimandando ad una fase successiva interventi strutturali più coordinati”.

“Contestualmente – proseguono dall’amministrazione comunale – procede l’iter per il finanziamento europeo del progetto Muds, acronimo di Marine Underwater Depuration System: la condotta subacquea frutto della ricerca dell’Università degli Studi di Genova e del Politecnico delle Marche per la depurazione delle acque marine e per il ripopolamento ittico. Un progetto che, qualora attivato, potrebbe costituire il naturale ampliamento del Technoreef.

“Da quelle notti – aggiunge Melgrati – la spiaggia alassina non è stata più la stessa. Occorre una strategia aggressiva e coordinata perchè il mare torni a restituire l’oro di Alassio: la sua sabbia”.

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