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Savona, nuovi ritrovamenti archeologici al Priamar: scoperte le tombe dell’antica cattedrale

Una campagna di scavi sta facendo riaffiorare i muri originari della basilica

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Savona. Una campagna di scavo avviata recentemente nella Fortezza del Priamar sta portando alla luce ciò che rimane dell’antica cattedrale medievale che sorgeva prima che la “Superba” Repubblica di Genova decidesse di demolirla e sostituirla con l’attuale bastione monumentale.

Le ricerche vengono portate avanti dall’Istituto Internazionale di Studi Liguri su autorizzazione del Ministero per i Beni Culturali e con il supporto della Fondazione “Agostino De Mari”: gli scopi sono approfondire le conoscenze sull’edificio religioso e l’individuazione della sua facciata, dell’assetto interno (pilastri, colonne, tombe terragne) e del collegamento con il battistero ottagonale in vista di una futura fruizione turistica dell’area.

“Il nostro lavoro si sta sviluppando al momento sotto il livello del basamento della cattedrale, che oggi non esiste più perché all’epoca della demolizione fu usato per pavimentare il Santuario di Nostra Signora di Misericordia, a sua volta rilastricato nell’800 – spiega Rinaldo Massucco, membro della sezione Sabazia dell’istituto ed esperto conoscitore della storia locale – Secondo un documento rinvenuto dal nostro presidente di sezione Carlo Varaldo l’atto di committenza a due artigiani locali risale al 1517 e prevedeva la posa di formelle in marmo e pietra nera”.

La complicazione maggiore degli scavi consiste nella rimozione di due strati di terreno “spalmati” negli anni ’50 e ’60 del ‘900, che hanno innalzato di 70 centimetri la piazza oggetto della campagna archeologica. “Quando avremo finito di toglierli giungeremo all’altezza del pavimento calpestato per trecento anni sino a mezzo secolo fa che sovrasta i muri originari della cattedrale”, afferma Massucco.

La campagna si concluderà a metà marzo ma ad essa ne seguirà un’altra. A tal fine l’Istituto Internazionale di Studi Liguri, in collaborazione con l’Università di Genova, il Comune di Savona, il Civico Museo Archeologico e il Liceo “Chiabrera – Martini”, organizza la quinta edizione del corso di Introduzione all’Archeologia, diretto dal professor Varaldo, docente di Archeologia Medievale all’ateneo ligure, e propedeutico alla partecipazione alle ricerche.

“Il ‘cantiere’ è visibile liberamente da tutti grazie ad una recinzione trasparente. Tante persone vengono ad assistervi e chiedono informazioni: da qui è nata l’idea di riattivare il corso”, rivela Rinaldo Massucco. Il corso sarà presentato lunedì 4 marzo alle ore 17 nell’Aula Magna del liceo: la prima parte sarà preparatoria allo studio e alla classificazione dei reperti rinvenuti nel 2018 e nella prossima campagna archeologica, la seconda sarà dedicata agli approfondimenti culturali sull’antica cattedrale e sulle vicende storiche del Priamar e della città.

“Saranno illustrate le tecniche e gli strumenti indispensabili per ritrovare i reperti, quali le ceramiche, che in genere rappresentano il fossile guida di uno scavo, e identificare, datare e interpretare le strutture murarie e le stratificazioni dei terreni avvicendatisi nel tempo”, conclude Massucco.