Loano. “Ho fame, cosa cosa c’è da mangiare?”. Sono queste le parole che sarebbero state pronunciate da Samuele Manfredi, il 18enne loanese promessa del ciclismo nazionale che a dicembre scorso è rimasto vittima di un grave incidente stradale a Toirano, mentre si allenava in sella alla sua bici.
Dopo essere stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico volto a ridurre il grave trauma cranico riportato nel sinistro stradale ed aver trascorso qualche giorno nel reparto di rianimazione dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, a metà gennaio il giovanissimo ciclista era stato “risvegliato” dal coma indotto nel quale si trovava.
In seguito, a metà gennaio Manfredi è stato trasferito a Ferrara, presso un nuovissimo centro di riabilitazione di terzo livello, dove ha iniziato il lungo processo di recupero.
E qualche risultato pare sia già arrivato: come confermato da persone vicine ai famigliari e come ripreso anche dai media specializzati, due giorni fa il 18enne loanese si sarebbe rivolto alla madre dicendo di avere fame e di volere qualcosa da mangiare.
Una notizia che apre uno spiraglio di ottimismo ancora più ampio circa la ripresa del ragazzo e che non può che riempire di gioia quanti lo conoscono e ne apprezzano le grandi qualità umane e atletiche.
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