Serie a2

Mikah Savona, scivolone casalingo: Orvieto passa al Palapagninirisultati

Le biancoverdi perdono una sfida delicata in chiave salvezza

Mikah Savona

Savona. Brutta sconfitta sul parquet amico per la Cestistica Savonese, che lascia 2 punti pesantissimi alla formazione umbra e la rimette in gioco nella lotta salvezza.

Approccio sbagliato delle liguri che permettono alle ospiti di gestire sin dalle prime battute la gara, giocando senza la giusta determinazione necessaria in partite come questa dove il risultato vale doppio in chiave salvezza.

La prima frazione è tutta di marca umbra con le savonesi costrette a rincorrere, incapaci di mettere la necessaria pressione difensiva e in fase offensiva poco pungenti, non sfruttando la maggiore fisicità sotto canestro.

Massimo vantaggio delle ospiti a 52” dalla fine del tempino sul punteggio di 10-20, ma ultimo canestro a 16” dalla fine di Zolfanelli che fissa il primo parziale sul 12-20.

Nel secondo periodo sono ancora le umbre a dettare i ritmi di gioco con le biancoverdi che arrancano ma riescono a rimanere comunque attaccate alle avversarie. Il pareggio delle ragazze di coach Pollari arriva a 5’14” dalla fine del primo tempo con un canestro di Tosi imbeccata da capitan Penz per il 25-25.

Gli ultimi minuti della frazione sono un batti e ribatti tra le due formazioni e si va all’intervallo lungo in perfetta parità sul punteggio di 31 a 31.

Al rientro dagli spogliatoi le savonesi appaiono più determinate e nei primi tre minuti di gara tentano un allungo (42-36 a 6’10” dalla fine del quarto). Le ospiti però non mollano e con due triple consecutive di Grilli si riportano in parità.

Le biancoverdi rispondono prontamente con altre due bombe di Penz e Zolfanelli e la partita è sempre in bilico; si chiude il terzo periodo sul 53-50.

Anche nell’ultima frazione sono le ragazze della presidentessa Oggero che partono più decise e con un parziale di 8 a 2 firmato Zolfanelli-Guilavogui-Penz le savonesi arrivano al massimo vantaggio sul 61-52 a 6’07” dalla fine dell’incontro.

La gestione della palla in fase offensiva è però scellerata da parte delle locali che, invece di gestire l’attacco per tutti i 24” a disposizione, sparacchiano da fuori senza senso concedendo la ripartenza alle avversarie. Le umbre non mollano e nei quattro minuti successivi piazzano un perentorio 0-12 che spezza le gambe alle padrone di casa, incapaci di reagire alla veemente reazione delle orvietane, col tabellone che recita a 2’11” dalla fine 61-64.

Gli ultimi 120 secondi di gioco vedono le savonesi tentare un timido ultimo sforzo di riagguantare la partita, ma l’aggressività non è quella sperata: la gara scivola via e si chiude sul 64-68.

Partite come questa andrebbero giocate con la massima intensità difensiva, offensiva e soprattutto mentale perché ci si può giocare un’intera stagione. Colpaccio quindi dell’Azzurra Orvieto che si riporta in corsa nella lotta salvezza ed inguaia le liguri, le quali sprecano la possibilità di portarsi in solitaria a quota 12 in classifica.

Le biancoverdi saranno ospiti domenica 3 marzo alle ore 18 dell’Athena Roma in un’altra partita fondamentale per la corsa salvezza. All’andata fu una passeggiata per le savonesi, che piazzarono un trentello alle laziali. Domenica sarà però un’altra storia e ci sarà da soffrire, soprattutto se le biancoverdi non scenderanno in campo col coltello tra i denti.

I coach Pollari e Napoli in settimana dovranno lavorare molto sull’approccio alla gara e sull’intensità di gioco, perché questi due aspetti saranno quelli fondamentali nelle prossime gare dove la posta in palio sarà sempre più alta.

Il tabellino:
Mikah Savona – Cestistica Azzurra Orvieto 64-68
(Parziali: 12-20; 31-31; 53-50)
Mikah Savona: Penz 17, Svetlikova 15, Zolfanelli 14, Guilavogui 6, Sansalone 6, Tosi 4, Vitari 2, Azzellini, Ceccardi ne, Pregliasco ne, Roncallo ne, Villa ne. All. Pollari, ass. Napoli
Cestistica Azzurra Orvieto: Coffau 17, Ceccanti 15, Grilli 11, Zovko 10, De Cassan 8, Bambini 6, Presta 1, Orsini, Diouf, Basili ne. All. Sogli
Arbitri: Cattani (Genova) e De Bernardi (Torino)