Savona. Sono stati processati questa mattina in tribunale i due nomadi, Alessio Bresciani e Genni Re’, di 39 e 33 anni, arrestati domenica mattina dai carabinieri della stazione di Savona dopo una rocambolesca fuga, prima in auto e poi a piedi, nella zona di corso Colombo dove avevano appena commesso un furto su un’auto parcheggiata nella zona della piscina Zanelli.
Alessio Bresciani e Genni Re’, che sono assistiti dall’avvocato Mara Tagliero, sono finiti in manette per le accuse di furto aggravato, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni, ma sono stati indagati a piede libero anche per omissione di soccorso, per un altro furto avvenuto a danno di un’auto parcheggiata dalla piscina di Legino, per la ricettazione di altri beni trovati nella loro Panda, per utilizzo indebito di un bancomat rubato e per detenzione di oggetti atti ad offendere.
Questa mattina al termine dell’udienza il giudice ha convalidato gli arresti e ha disposto per l’uomo la custodia cautelare in carcere, mentre per la donna gli arresti domiciliari. Vista la richiesta di termini a difesa (chiesta dal legale della coppia anche per poter risarcire il danno), il processo è stato rinviato ad inizio marzo.
Ad arrestare Bresciani e Re’ erano stati i carabinieri della stazione di Savona, guidati dal maresciallo Andrea Venditto, che erano impegnati in un servizio mirato proprio a prevenire i furti sulle autovetture parcheggiate vicino alle piscine cittadine dove, nelle ultime settimane, i ladri erano entrati in azione in diverse occasioni.
Per questo i militari, l’altra mattina, stavano sorvegliando in borghese i parcheggi di corso Colombo ed hanno assistito in diretta al tentativo di rubare sopra una vettura da parte dei due nomadi che tra l’altro si erano portati dietro anche una bimba di 4 anni. Quando hanno visto Bresciani forzare la portiera e prendere dall’abitacolo un borsello, che poi è stato nascosto dalla complice in un sacco, gli uomini dell’Arma sono intervenuti per bloccarli, ma, per tutta risposta, la coppia è salita su una Fiat Panda per scappare. Pur di allontanarsi hanno anche quasi investito un militare, rimasto ferito ad un ginocchio nell’urto con la vettura (è stato dimesso con prognosi di sette giorni). La fuga dei ladri è durata poco perché, dopo aver imboccato via Giacchero, all’altezza dell’angolo con corso Mazzini, hanno speronato due vetture ferme al semaforo dell’incrocio (gli occupanti di una delle due auto sono anche finiti in ospedale per ferite lievi) e sono stati costretti a proseguire a piedi.
Poco dopo, fortunatamente, i carabinieri sono riusciti a raggiungerli e fermarli. A quel punto per Alessio Bresciani e Genni Re’ sono quindi scattate le manette. Dopo una notte in camera di sicurezza, questa mattina, sono stati appunto processati in tribunale a Savona.
