Albenga. Chiesa gremita, tante autorità e molti noti della politica, in un religioso e commosso silenzio. Così la città di Albenga, questa mattina ha dato l’ultimo saluto, nella cattedrale San Michele, a Danilo Sandigliano, scomparso lo scorso 21 febbraio all’età di 88 anni.
Alla cerimonia, oltre a decine di concittadini (Sandigliano era originario di Buenos Aires, Argentina, ma albenganese di adozione), erano presenti il sindaco di Albenga Cangiano e diversi rappresentanti dell’amministrazione comunale, il primo cittadino di Cisano Massimo Niero, il consigliere regionale De Vincenzi.
“Sappiamo che la morte non è la fine della vita, è un passaggio doloroso e lacerante che crea turbamento, ma è un passaggio verso la vera pienezza. La vita non può essere chiusa in una bara, ma continua ad ardere per volontà di Dio” ha detto nella sua omelia Don Ivo.
“Davanti alla morte il cuore rimane turbato. La morte chiede un supplemento di fede. È sempre difficile comprendere la fede perchè solamente Dio legge nel cuore dell’uomo. Noi vediamo solo le apparenze e non possiamo giudicarla negli altri. Qualche volta crediamo di poter camminare contando solo sulle nostre capacità perchè è grande la forza dell’uomo, ma è segnata da una fragilità che si manifesta nel momento del passaggio. In quel momento devi affidarti a qualcuno più grande di te: non possiamo affrontare la morte da soli. Solo in Gesù troviamo speranza per il futuro, solamente in lui la nostra vita può raggiungere il suo compimento” ha proseguito il sacerdote.
“Anche per Danilo è stato cosi. Quando si è accorto che stava arrivando il momento, ha chiesto l’aiuto di un sacerdote e con l’aiuto di Cristo ha compiuto questo passaggio. Ora lo affidiamo a Dio e chiediamo a Gesù di accompagnarlo nel posto che ha preparato per lui” ha concluso Don Ivo.
Sandigliano, di cui amici e conoscenti più stretti ricordano con affetto “il grande amore per la sua Albenga e la grande passione calcistica per i colori nerazzurri dell’Inter”, era geometra di professione ed è stato un ex storico esponente del partito Socialista.
Era molto conosciuto e stimato ad Albenga, dove aveva ricoperto anche importanti ruoli amministrativi: vicesindaco e assessore ai lavori pubblici a cavallo tra gli anni ’60 e ’70.
Al termine della funzione, la salma è partita per l’ultimo viaggio verso l’ara crematoria e sarà poi tumulata nella cappella di famiglia a San Giorgio.








