Savona. “Ammettere la difficoltà non è segno di debolezza. Mettere da parte l’orgoglio e chiedere aiuto è il primo passo per uscire dai momenti più critici. Ed i servizi sociali sono a disposizione di tutti i cittadini che ne possano avere bisogno”. Lo ricorda Ileana Romagnoli, assessore ai servizi sociali del Comune di Savona, che (dopo il sindaco Ilaria Caprioglio) interviene sulla vicenda della 18enne savonese che questa mattina, qualche minuto prima delle 7, ha deciso di darsi fuoco in piazzale San Lorenzo a Vado Ligure, proprio lì dove il padre, cinque anni fa, si era tolto la vita con lo stesso terribile gesto.
Al momento non è ancora possibile fare ipotesi circa le motivazioni che possano avere spinto la giovane a commettere questo terribile gesto. Tuttavia, ricordando la vicenda del padre della giovane, Romagnoli ribadisce l’importanza dei servizi sociali dei Comuni e, soprattutto, il fatto che chiedere aiuto agli uffici non sia affatto segno di debolezza: “Quando ci si trova in difficoltà, come ad esempio dopo la perdita del lavoro, ci si sente perduti, impotenti, attaccati, si mette in dubbio la propria capacità di poter provvedere alle necessità dei propri cari. Purtroppo, nonostante si trovino immerse in questa situazione, in tantissimi rifiutano di rivolgersi ai servizi sociali per la vergogna, per non ammettere davanti agli altri di stare attraversando un momento critico e di aver bisogno di aiuto. Quanta maggiore è la propria dignità personale, meno si è spinti a rivolgersi ai servizi sociali”.
E questo è un errore: “I Comuni (e quindi i servizi sociali) non devono essere visti unicamente come ‘mucche da mungere’ o bancomat. Il compito degli assistenti sociali non è solo quello di dare risposte in termini economici, cosa che pure succede molto spesso, ma fornire assistenza prima che il bisogno di aiuto diventi così eclatante da non poter essere più soddisfatto in alcun modo. Gli assistenti sociali sono tutti formati e preparati per rispondere al meglio alle esigenze più diverse. Vivere le sofferenze da soli non permette di vedere le difficoltà in modo equilibrato. Chiedere e soprattutto ricevere aiuto permette di superare meglio e più rapidamente le crisi”.
In questo senso, anche una semplice “chiacchierata” con gli assistenti sociali può rivelarsi utilissima: “E’ per questo – continua Romagnoli – che nonostante i tagli, abbiamo cercato di mantenere attivi tutti i servizi di questo settore avvalendoci anche del contributo di tre persone assunte a tempo determinato. Si tratta di una figura importantissima”.
Insomma, l’invito è a mettere da parte il pudore e chiedere aiuto, in ogni forma possibile: “A volte si evita di farlo per paura del giudizio delle persone. Si teme che le altre persone abbiano di noi l’opinione che noi stessi inconsciamente abbiamo già dato a noi stessi”.