COSA NON FUNZIONA: reati, età media avanzata e bassa natalità
Gli aspetti negativi, nella fotografia scattata dal Sole 24 ore, non mancano di certo. I principali sono da ricondurre all’età media elevata, mentre altri si concentrano nel settore della sicurezza.
I REATI – Il dato non è dei migliori: la nostra provincia è 95a (su 107) per scippi e borseggi (407,5 ogni 100mila abitanti), 89a per delitti legati agli stupefacenti (82,8 ogni 100mila abitanti), 83a nel comparto rapine (39,2 ogni 100mila abitanti). Va detto, comunque, che se la classifica “non sorride” il dato numerico resta sempre molto distante, per fortuna, dalle province più difficili. Nella media i furti di autovetture (41esimi).
VECCHIAIA – Il savonese è indubbiamente una terra anziana: anzi, per la precisione è la più vecchia d’Italia. Lo rivela ovviamente il dato specifico, ossia l’indice di vecchiaia (il rapporto tra over 64 e under 14 a fine 2017), ma lo confermano tanti altri parametri riconducibili all’età media: un basso tasso di fecondità (1,2 figli per donna, 81° posto), un ancor più basso tasso di natalità (5,7 bambini ogni 1000 abitanti, 104° posto) e un altissimo tasso di mortalità (14,5 morti ogni mille abitanti, peggio fanno solo Alessandria e Vercelli).
SOCIETA’ – Bassino il dato sui laureati per provincia di residenza (29,4 ogni mille residenti tra i 25 e i 30 anni, 77a posizione), bene invece il “saldo migratorio interno” ossia il rapporto tra persone che si trasferiscono in provincia e persone che se ne vanno (14a posizione). Abbastanza alte anche le acquisizioni di cittadinanza italiana (34,5 ogni mille residenti stranieri, 33a posizione).
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