Vado Ligure. Agg h 15:01 E’ attesa nel tardo pomeriggio da parte di sindacati e lavoratori una comunicazione ufficiale del Mise che contenga le richieste avanzate questa mattina durante il corteo e la protesta per la grave crisi della Bombardier di Vado Ligure: un documento programmatico sottoscritto dal Ministero che possa avviare un percorso ed una trattativa per salvare lo stabilimento a rischio chiusura. Due i punti chiave che dovranno dare garanzie occupazionali per il sito produttivo vadese: le produzioni di Mercitalia (con carichi di lavoro nel breve periodo), ma sopratutto l’alta velocità e la realizzazione di 14 nuovi treni.
“Ora è indispensabile uno sforzo da parte dell’azienda e del gruppo” affermano i sindacati dopo l’incontro con il Prefetto.
– L’assemblea dei lavoratori della Bombardier a Vado Ligure ha deciso per un nuovo sciopero dopo la fumata nera di ieri nel vertice al Mise: lo stabilimento vadese sarà a breve senza carichi di lavoro e lo spettro di una possibile chiusura dello storico sito industriale è sempre più concreto.
Rabbia e delusione da parte delle organizzazioni sindacali di categoria di fronte alla grave incertezza sul futuro dell’azienda e dei lavoratori: per questo è stata organizzata una nuova protesta, con ritrovo in piazza del Brandale e poi corteo per le vie di Savona fino a piazza Saffi, davanti alla Prefettura: sindacati e Rsu hanno chiesto un incontro al Prefetto sulla situazione di crisi e rischio sociale in caso di perdita di altri posti di lavoro. “Relazioneremo sull’incontro di ieri al Ministero e sulla possibile chiusura dello stabilimento” afferma il segretario Fiom Andrea Mandraccia.
“Sul fronte delle prospettive occupazionali la situazione è peggiorata ancora: le novità attese non ci sono, la stessa produzione delle locomotive per Mercitalia viene messa in discssione e questo è inaccettabile. Il Governo conosce la crisi del gruppo, ma i lavoratori non possono rimanere in mezzo alle trattative” aggiunge.
“O si scongiura l’ipotesi di perdere le locomotive e c’è un impegno del Governo sulla gara per l’alata velocità con 14 treni assegnati a Hitachi e Bombardier, altrimenti da gennaio si chiude: l’allarme lo abbiamo lanciato da tempo…”.
“Ribadiamo la necessaità di un pressing forte delle istituzioni, ringraziando l’impegno del sindaco Monica Giuliano e del presidente della Provincia Olivieri: auspichiamo un impegno diretto della Regione, del presidente Toti e dell’assessore regionale allo sviluppo economico” conclude Mandraccia.
Sulla stessa linea anche Patrizio Lai della Uilm: “La situazione è gravissima e c’è addirittura la possibilità di perdere quel poco di lavoro che abbiamo… Davvero inaccettabile. E’ indispensabile mettere mano ad una programmazione che coinvolga il Governo, il gruppo e le istituzioni per sbloccare la trattativa e arrivare a soluzioni industriali e occupazionali, in primis l’alta velocità: i finanziamenti di Trenitalia ci sono” conclude.
Anche Bruno Martinazzi della Rsu aggiunge: “Chiediamo un impegno delle parti su un documento programmatico che possa dare certezze allo stabilimento di Vado Ligure. Bombardier ha ottimi prodotti e può giocare una partita per l’alta velocità. Auspichiamo che governo e azienda possano intraprendere un percorso positivo per salvare un sito industriale strategico e fondamentale per questo territorio”.
Ecco la diretta di IVG.it:
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