Finale Ligure. Sociale, con l’aiuto alle persone in difficoltà, e valorizzazione del patrimonio culturale e artistico della cittadina finalese: questi gli scopi e gli obiettivi della neonata Fondazione Baracco di Finale Ligure, presentata questa mattina presso la sala consiliare del Comune alla presenza del prefetto Antonio Cananà, del sindaco di Finale Ligure Ugo Frascherelli e delle autorità cittadine finalesi.
La fondazione, grazie a quanto lasciato da Emilio Barazzo, conta capitali per circa 100 mila euro e diverse proprietà immobiliari nei Comuni di Finale Ligure, Torino e Frabosa, alcune abitazioni sono già state dirottate per affitti agevolati a persone in difficoltà.
Il direttivo della fondazione, nominato dal sindaco come prevede lo statuto e che resterà in carica per 5 anni, vede come presidente l’ex sindaco di Finale Ligure Flaminio Richeri, oltre ai due consiglieri Eugenia Murialdo e Andrea Mamberto.
Come ha ricordato lo stesso primo cittadino l’iniziativa nasce dalla volontà di Emilio Baracco, conosciuto anestesista finalese, che ha lasciato una cospicua eredità a disposizione di Finale Ligure e della sua comunità.
“Abbiamo fatto un lavoro di squadra tra tutti i soggetti coinvolti nell’iniziativa, arrivando alla costituzione di questa nuova fondazione” ha detto il prefetto. Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Ugo Frascherelli: “Dobbiamo ringraziare il giudice Princiotta del tribunale di Savona e il prefetto per la fondamentale collaborazione: la fondazione potrà aiutare i finalesi e Finale Ligure, che ha un patrimonio storico e architettonico vasto e di pregio non semplice da gestire” ha concluso Frascherelli.

“Solidarietà sociale e sviuppo turistico-culturale della città, questi i due obiettivi” ha detto il presidente Richeri. “Dai primi giorni dell’anno ci metteremo al lavoro per capire le possibiltà di intervento e cosa mettere in campo fin da subito per la cittadina finalese”.
“Sotto il profilo delle risorse a disposizione cercheremo di sfruttare quanto ci ha lasciato Emilio Baracco e poi avvieremo sicuramente delle collaborazioni con altre fondazioni esistenti”.
Nello statuto è prevista anche la figura di un direttore generale: “Vedremo se la fondazione si svilupperà, per ora opererà solo il direttivo con l’aiuto e il sostegno del Comune” ha concluso il neo presidente della fondazione finalese.