Liguria. Un consiglio di amministrazione straordinario davvero fiume quello in corso per Banca Carige dopo l’astensione della famiglia Malacalza sull’aumento di capitale da 400 milioni, che ha comportato la bocciatura del piano di rafforzamento.
Il board è riunito in via straordinaria per capire il da farsi viste le pressioni della Bce rispetto al piano che dovrebbe mettere al sicuro i conti dell’istituto di credito.
Lucrezia Reichlin, vice presidente di Banca Carige, presidente del Comitato nomine e governance, nonché Membro del Comitato rischi e del Comitato remunerazione, e Raffaele Mincione si sono dimessi subito dopo l’assemblea di ieri. Lo si legge in una nota. Reichlin, in particolare, “ritiene di non poter più svolgere il suo ruolo, accettato per dare un contributo al risanamento della Banca, con l’impegno e la convinzione che lo stesso richiede”.
Mincione, che ha votato sì al piano, ha preso la decisione “alla luce degli ultimi eventi societari e, in particolare, dell’esito dell’ultima assemblea ordinaria e straordinaria dei soci”.
“Entrambi erano amministratori non esecutivi, senza deleghe, e per quanto a conoscenza della società, non risultano titolari di azioni della società stessa e non ha diritto ad indennità o altri benefici conseguenti la cessazione della carica”.
Da Malacalza Investimenti, socio di Banca Carige con il 27,5%, ieri la motivazione dell’astensione: “Prima di ulteriori sacrifici bisogna far luce sulle vicende e sul management passato”.