Villanova d’Albenga. Potrebbe passare attraverso Leonardo/Finmeccanica, azienda italiana attiva nei settori della difesa, dell’aerospazio e della sicurezza che ha come maggiore azionista il Ministero dell’Economia, la “salvezza” per Piaggio Aerospace. L’ipotesi, già emersa nei giorni scorsi, è stata oggi parzialmente confermata dall’amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo, che si è detto possibilista: “Sappiamo che svolge funzioni importanti per l’Aeronautica Militare italiana: ad esempio la manutenzione del Mb-339 che è oggi il sistema di training base, quindi importantissima per il nostro cliente e per noi. Dobbiamo capire come evolverà la situazione e poi faremo le valutazioni del caso”.
Una soluzione a cui i sindacati guardano con favore ma non senza dubbi. “Sappiamo che una delle possibili soluzioni è l’ingresso del ‘pubblico’, che può avvenire o attraverso un’azienda del settore come Leonardo/Finmeccanica o attraverso Cassa Depositi e Prestiti. Finmeccanica già lavora in partnership con Piaggio sul drone, quindi questa può effettivamente essere una soluzione efficace per uscire da questa situazione. L’importante, però, è che non si pensi di fare uno ‘spezzatino’: le tre produzioni (motori, velivoli civili e velivoli militari) devono restare insieme”.
Intanto, oggi alle 15 in Parlamento è previsto un “question time” in cui un gruppo di parlamentari chiederà direttamente al ministro Trenta la possibilità di dirottare il finanziamento di 766 milioni finora destinato allo sviluppo e alla produzione del drone P2HH alla produzione del modello P1HH, in modo da garantire all’azienda lavoro immediato.
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