Alassio. Ancora massimo riserbo dalla Procura savonese e dal pm Maria Chiara Venturi nell’ambito dell’inchiesta che coinvolge l’amministrazione alassina ed il settore ambiente e rifiuti. Al vaglio degli organi inquirenti la mole di documentazione prelevata negli uffici comunali e nelle abitazioni degli indagati. Secondo le ultime indiscrezioni sull’inchiesta, agli atti si profilano reati contro la pubblica amministrazione e un presunto tentativo di estorsione. Sul quadro probatorio regna la massima discrezione.
Tra gli indagati, oltre all’imprenditore del settore ed esponente di Fdi Pierpaolo Pizzimbone, c’è Rocco Invernizzi, che si è dimesso da assessore ad Alassio: un vero e proprio terremoto politico che ha colpito la città del Muretto.
“Posso confermare che daremo un contributo positivo alle indagini in corso, anche per chiarire punto su punto la sua posizione: il mio assistito ha chiesto di essere interrogato immediatamente” ha sottolineato l’avvocato difensore Franco Vazio.
“Rocco Invernizzi, benché molto turbato da quanto accaduto, è certo infatti di poter chiarire ai magistrati inquirenti ogni aspetto che lo riguarda” ha aggiunto ancora il legale.
“Sappiamo che ci sono altre persone indagate e che sono contestati reati gravi: il mio assistito, che da subito ha protestato la propria innocenza e che ha ricevuto un informazione di garanzia solo per reati contro la pubblica amministrazione, non ha nulla da nascondere e ritiene di aver operato solo nell’interesse della Comune di Alassio, senza aver mai chiesto e o ritratto alcun beneficio per se e o per terze persone”.
Per lunedì mattina Rocco Invernizzi si presenterà al sesto piano di Palazzo di Giustizia per essere interrogato dai pm Massimiliano Bolla e Maria Chiaria Venturi.
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