Finale ligure. Oggi ricorre il quindicesimo anniversario della strage di Nassiriya, città del sud dell’Iraq dove un camion-bomba esplose dentro il recinto della “Maestrale”, una delle basi del contingente italiano uccidendo 28 persone: 17 militari e 2 civili italiani, 9 civili iracheni. Tra le vittime c’era anche Daniele Ghione, maresciallo capo dei carabinieri che questa mattina, come da tradizione, è stato ricordato a Finale con una cerimonia alla presenza delle autorità, dei familiari di Ghione e di tanti finalesi.
La cerimonia, che ha visto anche la partecipazione dei vertici dell’Arma ligure e provinciale, è iniziata con l’alza bandiera ed è poi proseguita con i canti degli alunni delle scuole medie Aycardi-Ghiglieri e la deposizione di una corona al monumento presso i Giardini Daniele Ghione. Il ricordo del maresciallo capo dei carabinieri Daniele Ghione, “caduto in missione di pace a Nassiriya per la difesa della libertà e della democrazia”, è proseguito con una messa nella basilica di San Giovanni Battista a Finalmarina.
Il ricordo, come ogni anno, è stato organizzato dalla sezione “Daniele Ghione” di Finale Ligure dell’Associazione Nazionale Carabinieri e dal Comune di Finale Ligure.
Gli anni passano, ma il ricordo di Daniele Ghione a Finale è più vivo che mai. La notizia di una tremenda esplosione alla base italiana, come si ricorderà, arrivò in Italia alle 8.45 del mattino. A Nassiriya l’orologio segnava le 10.45 quando la base Maestrale fu sventrata da un attacco kamikaze.
Un camion era riuscito a forzare il posto di blocco all’entrata della base, proseguendo la sua corsa sino alla palazzina di tre piani che ospitava il dipartimento logistico italiano e provocando una sparatoria. Ma dietro al camion fece irruzione anche un’autobomba, finendo la sua corsa con una violenta e devastante esplosione. Alla fine della giornata il bilancio riferiva numeri tragici: 12 carabinieri, cinque soldati dell’esercito e due civili italiani uccisi, nove civili iracheni morti, una ventina di italiani, tra militari (anche una donna carabiniere) e civili, rimasti feriti.