Ponente. Non ce l’ha fatta il 18enne rimasto vittima di un incidente di caccia avvenuto questa mattina nei boschi di Aprocale, nell’imperiese.
Il giovane, Nathan Labolani, si è spento all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure dove era stato trasportato d’urgenza con l’elicottero dopo essere stato raggiunto dai colpi di fucile sparati da un cacciatore impegnato in una battuta di caccia al cinghiale.
Le indagini sono in corso e la dinamica di quanto successo è al vaglio dei carabinieri. Secondo una prima ricostruzione il ragazzo era rimasto ferito da due proiettili, sparati da una carabina di grosso calibro utilizzata per la caccia al cinghiale, che lo avevano colpito al braccio e all’addome, quest’ultimo gli è stato fatale. Chi ha sparato era al secondo anno di porto d’armi.
Il giovane si trovava nel bosco ai piedi del paese della val Nervia, insieme al suo cane. Passeggiava. Nello stesso momento, però, era in corso una battuta di caccia al cinghiale composta da due squadre di cacciatori, una di Perinaldo e una di Camporosso.
Uno di questi, un 29enne di Ventimiglia facente parte della squadra di Perinaldo, vedendo qualcosa muoversi nel bosco, ha pensato ad una preda. Sembra che la giovane vittima, invece di rispondere al richiamo del cacciatore, si sia “accucciata”, nascondendosi tra la vegetazione. A quel punto, il cacciatore ha sparato.
Sul luogo della tragedia hanno operato i vigili del fuoco, con il nucleo SAF, il Soccorso Alpino, il personale sanitario del 118, un equipaggio della Croce Azzurra di Vallecrosia.
Il cacciatore è ora indagato per omicidio colposo.
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