Affondo

Crollo ponte Morandi, Pd all’attacco: “Una follia due commissari, solo parole e pochi fatti per Genova e la Liguria”

Critiche dal partito Democratico sul decreto per Genova

ponte morandi e zona rossa

Liguria. “Ancora parole e nessun atto concreto per la città di Genova e la Liguria. L’incontro romano fra le istituzioni locali e il Governo si è risolto con un nulla di fatto e siamo già a 35 giorni dal crollo del ponte Morandi. Sul commissario dobbiamo aspettare altri dieci giorni. Ma erano già dieci giorni quando è venuto a Genova il Presidente Conte, cioè 4 giorni fa”. Così il capogruppo Pd in Regione Liguria Giovanni Lunardon e i parlamentari del Pd Vito Vattuone, Andrea Orlando, Raffaella Paita, Roberta Pinotti e Franco Vazio commentano l’esito del vertice romano a palazzo Chigi tra il presidente del consiglio Conte, il governatore Toti e il sindaco Bucci sulla questione del decreto Genova.

“Ci saranno due commissari anziché uno: una follia totale, una lottizzazione peggio che nella prima repubblica. Su chi farà il ponte però è ancora buio pesto. Sui tempi di demolizione/ricostruzione peggio che andare di notte” aggiungono gli esponenti Dem.

“Toti, che fino a ieri diceva che a fine ottobre doveva finire la demolizione ed entro novembre doveva iniziare la ricostruzione, oggi sostiene che non si possano fare stime sui tempi, visto che non si sa ancora nulla neppure sulla tecnica da adottare per la demolizione. Francamente è una situazione insostenibile”.

“Se ci sarà la manovra sull’Iva del porto sarà una misura indubbiamente positiva, ma a questo punto vogliamo vedere cosa verrà messo nero su bianco nel decreto, una volta che sarà pubblicato. Nel frattempo rileviamo che una contrazione del Pil genovese del 15%, com’è stato stimato nei giorni scorsi, vuol dire una mazzata sull’economia della città da quattro miliardi di euro. Aspettiamo con ansia di vedere quante risorse concretamente destinerà il Governo all’emergenza Genova” concludono.