Querelle

Albenga, Ciangherotti torna all’attacco: “Albenga ‘Città del vino’ ma molti albenganesi non lo sanno”

E lancia la sfida elettorale: “Quando saremo al governo della città, faremo una politica di promozione di questo settore”

cartelli città del vino

Albenga. Inizia la vendemmia e torna in auge la querelle relativa al titolo di “Città del vino” conseguito dalla città di Albenga nei mesi scorsi, ma “scarsamente pubblicizzato”, almeno secondo il consigliere di minoranza Forza Italia Eraldo Ciangherotti, che è tornato all’attacco sulla materia.

“L’inizio della vendemmia, – ha esordito l’amministratore ingauno, – mi dà lo spunto per tornare su Albenga ‘Città del Vino’. In primis mi auguro che quest’anno la vendemmia, per i viticoltori ingauni, sia particolarmente felice, così come dicono le previsioni che danno una annata di grande quantità e qualità”.

“In questi mesi, con cui ho polemizzato per il poco impegno del Comune nei confronti di un settore importante per l’agricoltura e il turismo cittadino, mi sono reso conto che bisognerà lavorare per fare conoscere in primo luogo agli albenganesi l’importanza di questo settore. In molti, infatti, hanno commentato i miei interventi e i miei post sui social chiedendo e chiedendomi per quale motivo Albenga è Città del Vino, visto che tantissimi non hanno mai visto vigneti. Certo, a livello quantitativo Albenga non può competere con le Langhe e la Toscana, ma questo non vuol dire che non abbia una produzione importante di vini di altissima qualità, Doc, il Pigato in primo luogo, ma anche Rossese di Campochiesa, Vermentino, Granaccia”.

“Le vigne sono frazionate e frammentate, per questo molti albenganesi che vi transitano solo sull’Aurelia o sulle strade Statali non le vedono, ma Salea, Bastia, Ciamboschi hanno molti ettari vitati e in continua espansione. Poi le cantine, da quelle storiche come Calleri, la Vecchia Cantina, Dario Enrico, Anfossi, a quelle più recenti ma eccellenti come Rocche del Gatto, Torre Pernice della famiglia Sartori e BioVio. Aimone Vio, tra l’altro, due anni fa è stato nominato Viticoltore dell’Anno dal Gambero Rosso, primo ligure ad ottenere questo riconoscimento nel passato assegnato ai grandi del vino come Gaja, Ceretto, Giacosa”.

“Albenga produce circa mezzo milione di bottiglie che diventano un milione e mezzo con le vallate. Le sue cantine richiamano un turismo consapevole, appassionato e con buona capacità di spesa. Per questo, dal prossimo anno, quando saremo al governo della città, faremo una politica di promozione di questo settore”, ha concluso Ciangherotti.

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