Liguria.“Di arancioni è cosparsa la Liguria. Chi sono? Sono i tantissimi liguri, sempre di più, che hanno dato fiducia a questa amministrazione regionale e a tante persone che ci hanno aiutato in questi tre anni a mettere in piedi un cammino di cambiamento per questa regione”. Ottimismo e fiducia sono i due stati d’animo che traspaiono in modo più evidente quando Giovanni Totiparla della convention “Vivaio Liguria”prevista lunedì a Genova, al Teatro della Gioventù, il primo incontro delle liste civiche “arancioni”che fanno riferimento al governatore ligure.
Un’assemblea che rappresenta il primo atto formale in vista della campagna elettorale per le regionali del 2020, e che in molti all’interno di Forza Italia hanno visto anche come un tentativo di “scardinare” il partitocreando una forza alternativa imperniata proprio sulla figura di Toti. Una virata “civica” che ha preoccupato non poco i fedelissimi del Cavaliere, tanto che lo stato maggiore di Forza Italia è arrivato in massa venerdì scorso a Genova per l’assemblea regionale convocata dal senatore Sandro Biasotti: e qualcuno ha letto la scelta di “anticipare” la convention arancione come un tentativo di arginare l’ascesa di Toti, se non come un vero e proprio sgambetto.
Interrogato sugli intenti degli “arancioni” questa mattina a Varazze, a margine della presentazione di “Una Liguria sopra le righe”, Toti dribbla abilmente gli impicci politici: “Ci troveremo per cominciare a ragionare dei progetti futuri. Tanti ne abbiamo messi in piedi, e tanti sono da coltivare con tenacia giorno dopo giorno, perchè cambiare non è mai facile. Però lunedì daremo dei dati straordinariamente incoraggiantisul turismo, sull’inversione di tendenza per le imprese, e ci auguriamo presto anche sull’occupazione che per la prima volta comincia a dare segni di ripresa”.
“Ragioneremo di quale Liguria vogliamo per il futuro – annuncia – sulle infrastrutture che ci servono necessariamente per il flusso di turisti e merci che continuano ad aumentare. La Liguria si candida ad essere una regione ‘sperimentale’, politicamente ma anche amministrativamente: lo stiamo facendo e lo stiamo facendo tutti insieme bene, credo” conclude l’ex delfino di Silvio Berlusconi. Una “mano tesa” al partito o semplicemente una posizione “attendista” in attesa che i rapporti di forza si chiariscano meglio?