Ripresa

Pietra Ligure, Carrara all’attacco sulle bollette dell’acqua: presentata una mozione

"“Dopo circa tre mesi dalle scellerate maxibollette ora Ponente Acque ha mandato, nuovamente una 'scarica' di nuove bollette"

rubinetto acqua

Pietra Ligure. “Dopo circa tre mesi dalle scellerate maxibollette che hanno creato così tanto disagio, apprensione, sconcerto tra i cittadini di Pietra Ligure, ci risiamo: ora Ponente Acque ha mandato, nuovamente una ‘scarica’ di nuove bollette, questa volta, per lo più riferite al primo trimestre 2018”. Lo annuncia il capogruppo della “Lista Civica dei Pietresi” Mario Carrara.

“Nessuno dice e sostiene che se la nuova bollettazione sì riferisce ad un periodo ‘consumato ma non pagato’, essa non debba essere saldata. Tuttavia, siamo alle solite! Anche queste bollette vengono recapitate, per lo più, sulla base di consumi ‘presunti’, desunti solo in base a calcoli riferiti alle ultime letture realmente effettuate, che sono per la maggior parte risalenti nel tempo. Ma come si può continuare a usare questo metodo così incerto ed iniquo? Le situazioni individuali, personali, familiari, lavorative in due o tre anni possono cambiare ed i consumi dell’acqua possono, conseguentemente, mutare, in un senso o nell’altro, per cui il calcolo dei consumi ‘presunti’ di oggi può benissimo non corrispondere più a quelli che erano stati i consumi ‘rilevati’ ieri, o l’altroieri”.

“Il 23 Luglio abbiamo constatato coi nostri occhi, la ‘ripresa’ delle code chilometriche, sotto il cocente sole estivo, di tante persone incolonnate di fronte all’entrata del Comune, in attesa di poter far valere le propri ragioni all’ufficio ‘distaccato’ della stessa Ponente Acque. Ma é possibile che i cittadini debbano sottoporsi a tante ‘privazioni’ e sacrifici per l’incapacità che sta dimostrando questa società, ogni volta che si muove? Possibile che, ora, ogni qualvolta arrivi nella cassetta postale una bolletta di Ponente Acque, chi la riceve possa provare angoscia? Possibile che si sia giunti a pagare in poche bollettazioni quanto prima si pagava in due o tre anni di consumi idrici?”

Prosegue Carrara: “Stupisce che, dopo la ‘levata di scudi’ di soli pochi mesi fa, con tutte le iniziative prese contro Ponente Acque e la protesta della popolazione, che si è spinta fino ad intervenire in modo massiccio in Consiglio Comunale, la stessa Ponente Acque si ostini, imperterrita, ad andare avanti col suo atteggiamento ‘supponente’, continuando ad emettere bollette calcolate sulla base di consumi ‘stimati ‘ o ‘presunti ‘ e non, invece, ‘reali ‘, come era stato, a gran voce, richiesto? Se Ponente Acque continua a comportarsi così, lo fa perché sa di poter contare su di un sindaco ed una maggioranza che, comunque, la ‘difendono’ in ogni caso; un sindaco ed una maggioranza che, come è successo l’altra volta, in occasione della protesta sulla maxibolletta, dovendo decidere se stare con i cittadini di Pietra Ligure, angariati da una bollettazione oppressiva, e Ponente Acque, hanno scelto, nella costernazione generale: Ponente Acque”.

“Per di più, ora, allegati alle bollette, moltissimi cittadini (anche chi scrive) hanno trovato moduli da compilare in cui devono descrivere e riscrivere i dati catastali relativi alle utenze servite. Quindi, una nuova incombenza, per di più non dovuta. Perché Ponente Acque ha ereditato tutte le utenze dalle gestioni comunali che, a loro volta, le avevano rilasciate proprio sulla base dei dati catastali presentati dai cittadini, a suo tempo: è chiaro che questi dati catastali avrebbero potuto essere trasferiti dai Comuni a Ponente Acque, direttamente quando sono stati trasferiti a quest’ultima gli elenchi degli utenti, anziché ‘gravare’ ancora i cittadini con nuove incombenze. Ma non potevano queste nuove modulistiche riguardare solo e soltanto dati da ‘aggiornare’, qualora, nel frattempo, fossero intervenute delle modificazioni o dei cambiamenti nella situazione catastale stessa, lasciando tutto com’è, in caso di nessuna mutazione intervenuta? E non potevano, ancor meglio, le modulistiche inviate, contenere, invece, nuove modalità tramite le quali inviare i dati relativi ai consumi d’acqua realmente effettuati, anche tramite l’invio (anche telematico) di fotografie dei contatori? Finendola con questo perpetrato, ingiusto sistema dei ‘consumi stimati’?”

Alla luce di questa situazione, Carrara presenterà una mozione che che, se approvata, impegnerà “il sindaco e la giunta a chiedere formalmente a Ponente Acque la cessazione del calcolo dei consumi solo ‘desunti’ o ‘presunti’, con cifre da pagarsi ‘stimate’, e la emissione di bollette solo dopo la lettura effettiva dei consumi ai contatori”. Il documento impegna ancora sindaco e giunta a “chiedere a Ponente Acque che la compilazione dei moduli riguardanti i ‘dati catastali’ riguardi solo le utenze per le quali, nei riguardi della loro posizione catastale, siano intervenute variazioni o modificazioni, rispetto a quelle già depositate al momento dell’apertura del contratto originario. Infine, che Ponente Acque, se non in grado di effettuare le letture delle utenze tramite propri operatori, stabilisca un criterio fisso e diretto di autolettura dei contatori da parte degli stessi utenti, anche tramite fotografie, che sia vincolante per l’emissione della successiva bolletta”.