Savona. C’era anche Ilaria Caprioglio tra i presenti oggi alla convention con cui Silvio Berlusconi ha voluto “chiamare a raccolta” deputati, senatori e amministratori locali di Forza Italia. A svelarlo un tweet dall’account ufficiale del Cavaliere in cui Caprioglio compare, accanto a Sandro Biasotti, intenta ad applaudire le parole dell’ex presidente del Consiglio.
L’incontro si è tenuto a Montecitorio: al centro la politica industriale del nostro Paese. Ad essere convocati gli amministratori locali eletti e iscritti al partito: la convocazione è arrivata, ad esempio, al sindaco di Andora Mauro Demichelis (ma non a quello di Alassio Marco Melgrati). In rappresentanza della Regione Liguria c’erano a Roma sia il presidente Giovanni Toti (impegnato però anche nella conferenza Regioni) che l’assessore Marco Scajola, regolarmente presente tra i banchi per ascoltare il leader del partito. Partito di cui, teoricamente, Caprioglio non fa parte: eppure eccola lì.

E a Savona, alla vista di quel tweet, più di un addetto ai lavori si è stupito. Per diverse ragioni. Innanzitutto perché Caprioglio è appunto “civica”, individuata nel 2016 da Forza Italia ma mai iscritta al partito, mentre almeno in teoria l’incontro era rivolto proprio ad amministratori eletti e iscritti. Ma se la sua presenza è comunque comprensibile, qualcuno si chiede perché il sindaco savonese non presenzi allo stesso modo anche alle convention leghiste.
E poi, si sa, i rapporti di Caprioglio con gli esponenti locali di Forza Italia sono ridotti al lumicino. Galeotto ovviamente il rimpasto, con il siluramento di un assessore forzista (Barbara Marozzi) e il depotenziamento di un altro (Pietro Santi) che ha scatenato le dure reazioni dei vertici regionali (Giovanni Toti) e provinciali (Santiago Vacca). Tanto che più d’uno ha supposto, nelle ultime settimane, un tentativo di Caprioglio di allontanarsi da Toti & Co. per aderire a una nuova corrente, che comprenderebbe il collega di giunta Silvano Montaldo, l’alassino Marco Melgrati e l’imperiese Claudio Scajola. Fa strano, quindi, vederla tra i banchi di Montecitorio come una vera e propria appartenente a quello stesso partito che, a livello locale, sta iniziando a vederla come “fumo negli occhi”.
A meno che, appunto, il sindaco di Savona non stia semplicemente giocandosi le sue carte nella complessa partita che vede Toti e i suoi “arancioni” in rampa di lancio per creare una vera e propria alternativa a FI. Dopo lunghi tira e molla in cui si è ripetutamente avvicinata e allontanata al governatore ligure, Caprioglio potrebbe aver rotto gli indugi e aver voluto manifestare, con la propria presenza, la propria totale fedeltà al partito “ufficiale” nella speranza di aver scelto, alla fine, la fazione vincente.