Denuncia

Albenga, Ciangherotti: “Scandaloso che un bimbo ferito in spiaggia libero-attrezzata non venga risarcito dal gestore” 

“L’arenile risulta privo di assicurazione: l’amministrazione comunale ha il dovere di intervenire”

spiaggia albenga
Foto d'archivio

Albenga. “Scandaloso che un bimbo ferito in spiaggia libero-attrezzata non venga risarcito dal gestore”. La denuncia porta la firma del consigliere di minoranza Forza Italia Eraldo Ciangherotti, che ha denunciato gli strascichi di una vicenda avvenuta nel 2016.

“Nell’estate del 2016, – ha proseguito il consigliere forzista, – avevo seguito la vicenda di un bimbo ferito, per fortuna in maniera non grave, con un vetro mentre correva sulla spiaggia comunale libero-attrezzata, a fianco del Circolo Nautico. Non solo, subito dopo erano stati ritrovati sempre in quell’arenile altri vetri nella zona”.

“Trovo assurdo assurdo che un bambino si ferisca in una spiaggia comunale, data in concessione ad una srl per renderla libero-attrezzata e quindi pulita e controllata. Ma è ancora più assurdo che, a seguito di denuncia della famiglia e di sentenza di risarcimento danni, emerga che la gestione in quella spiaggia, assegnata con bando pubblico per il triennio 2016-2018, è priva di un’assicurazione e pertanto non risponde del danno subito dal bambino”.

“Assurdo che la famiglia neppure possa pignorare le attrezzature presenti sull’arenile (sdraio e ombrelloni) per il danno e le spese processuali subite, perchè il titolare dell’attuale concessione ha preso a noleggio tutta l’attrezzatura della spiaggia da una società di cui lo stesso titolare è il direttore. Assurdo che il dirigente comunale non abbia svolto tutte le procedure necessarie per verificare la sicurezza dei bagnanti, compresa l’assicurazione per danni a terzi”.ù

“L’amministrazione comunale, adesso, ha il dovere di intervenire. A quel bambino è stato riconosciuto, dopo 35 giorni di invalidità, un indennizzo di 3.894 euro. Non è possibile lasciare gestire una spiaggia comunale ad un signore che non assicura i bagnanti in caso di qualunque danno subito e che di fronte ad una sentenza di risarcimento per un bambino che ha subito un incidente, addirittura oggi neghi di provvedere al risarcimento del danno di tasca propria, perchè per un giro strano di società non ne risponde”.

“I residenti e i turisti sappiano che se ti fai male in quella spiaggia pubblica attrezzata (ex-suore), ad oggi non riconoscono il danno subito”, ha concluso Ciangherotti.

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