Savona. “Si percepisce un cambio di tendenza, un aumento di consapevolezza verso l’ambiente, e questo anche grazie alle azioni dei media e dei social che informano le persone ed incalzano ad un comportamento più sostenibile. Oggi, per esempio, è la giornata mondiale degli oceani, e sono migliaia i contenuti diffusi con il tag dedicato #WorldOceansDay”.
Parola di Menkab associazione savonese a sostegno delle attività di ricerca scientifica e di educazione ambientale dedicate al Mar Mediterraneo, che ha deciso di schierarsi in prima linea per la tutela dell’ambiente coinvolgendo anche i ragazzi delle scuole savonesi.
Lo scorso 5 giugno, infatti, è stata la giornata mondiale dell’ambiente, festività proclamata nel 1972 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Lo scopo è quello di sensibilizzare le persone di tutto il pianeta alle problematiche ambientali tramite azioni di propaganda ed eventi mirati a diffondere gli importanti messaggi riguardo la tutela del nostro Pianeta. L’argomento di quest’anno è stato #BeatPlasticPollution: enti, associazioni, scuole, media e privati di ogni nazione hanno aggiunto le propria voce al grido invocato dall’Onu, creando una cassa di risonanza potente.
E il 5 giugno, l’imbarcazione di ricerca scientifica Menkab ha accompagnato un gruppo di ragazzi dell’Istituto Ferraris-Pancaldo e di altre scuole di Savona in un’uscita didattica durante la quale un biologo dell’Università di Genova e gli esperti biologi Biagio Violi e l’esperto in cetacei professor Maurizio Wurtz hanno illustrato, tra gli altri temi, quello delicato dell’inquinamento da plastica che sta affliggendo tutti i mari e che è causa di una estesa moria dei suoi abitanti.
“Sono sempre più frequenti gli spiaggiamenti di balene e delfini morti per ingestione di sacchi di plastica e di animali strozzati dai nostri rifiuti. Per non parlare dell’intossicazione dell’intera catena alimentare, anche la nostra”, hanno spiegato da Menkab.
“Nel corso della giornata, organizzata all’interno del progetto #GiriamoAlLargo, i ragazzi hanno avuto modo di approfondire l’argomento con la guida di un esperto gruppo di scienziati che affronta il problema ambientale e raccoglie dati sullo stato del nostro mare da oltre 8 anni, tanto da essere un importante riferimento internazionale nell’ambito della ricerca scientifica, grazie alla collaborazione con diverse Università ed Associazioni scientifiche e divulgative”.
“Le uscite con le scuole sono tre le attività che riteniamo più importanti e formative: far vivere in modo esperienziale il mare e il Santuario dei Mammiferi Marini Pelagos, dà ai giovani studenti la possibilità di conoscere le dinamiche del mare e le delicate fragilità dell’ecosistema marino. In questo modo è anche più efficace la diffusione di una cultura del mare”, ha aggiunto Giulia Calogero, responsabile e coordinatrice del progetto.
Durante l’uscita gli studenti hanno avuto modo di avvistare alcuni grandi rappresentanti del Santuario dei Cetacei: un gruppo di 10 tursiopi, una cinquantina di stenelle (i delfini “volanti”) e addirittura un gruppo di una ventina di Grampi (i delfini “tatuati”) che hanno lasciato a bocca aperta gli studenti che per la prima volta in vita loro hanno potuto vedere questi splendidi animali decorati da quelli che sembrano tatuaggi tribali, in effetti cicatrici segni delle lotte all’interno del gruppo.