Alassio. Nell’ultimo giorno di campagna elettorale Italia Nostra parla degli impegni che dovrà assumere il prossimo sindaco sul fronte della tutela del patrimonio storico, culturale, artistico e ambientale.
“Bisogna evitare di ripetere i gravi errori che hanno caratterizzato alcuni periodi del passato e, ripetuti, potrebbero produrre un disastro irrimediabile per la cittadina della Riviera che ha avuto una tradizione prestigiosa di turismo qualificato. Chiediamo a chi sarà il futuro Sindaco di assumersi queste responsabilità” afferma Giovanna Fazio, presidente di Italia Nostra – sezione di Alassio.
“La sezione di Alassio di Italia Nostra, come sempre, è disponibile ad un confronto”.
“Proviamo allora a vedere come immaginiamo Alassio sotto un profilo che voglia rispettare l’ambiente in senso lato e con esso il futuro dei nostri giovani. No a nuovo cemento: riempire la collina di strade che la scarnificano e nuove case può essere l’interesse di pochi ma danneggia la collettività, scempiando il paesaggio. Attenzione massima a pericolosi inserimenti sul prezioso arenile alassino (unico dalla Versilia a St. Tropez!) che è fonte di sostentamento per tante famiglie di bagnini ma una scelta sbagliata potrebbe pregiudicarne le caratteristiche di qualità”.
“Quello che si aspetta chi viene in vacanza è di trovare ciò che in città non ha: un ambiente verde e accogliente, una spiaggia pulita anche in inverno, un mare da bandiera blu, per il quale occorre che in breve tempo venga fatto un depuratore (oltre allo sgrigliatore in costruzione), la possibilità di rilassarsi e divertirsi anche con spettacoli di qualità, un cinema, il turismo congressuale con strutture di accoglienza, il progetto per una pista ciclabile e un turismo “dolce” che invogli a venire anche fuori stagione, scoprendo le bellezze del nostro entroterra. Il centro storico va salvaguardato nella sua integrità e curato, anche nei particolari, con luci e insegne in conformità con il contesto”.
E Italia Nostra aggiunge: “No a bidoni abbandonati e in bella vista, spazio a panchine e zone d’ombra in piazzette che un tempo erano piacevole luogo di sosta e oggi sono deposito di ingombri in inverno e totalmente occupate da ristoranti e bar in estate”.
“Chiediamo con forza la possibilità di vedere il mare e non un muro di cabine. Sollecitiamo a utilizzare il verde per rendere più accettabili alcuni luoghi ( esiste a tal proposito un apposito Piano del Verde redatto dall’Università di Genova). Si potrebbero così “rivestire” piazza Partigiani e piazza Paccini con alberature per renderle più gradevoli (l’ingresso a Piazza Partigiani, ad esempio, sembra quello di un casello autostradale ). Il turismo giovane è bello e allegro ma deve essere rispettoso di tutta la comunità, conciliando il divertimento e il riposo altrui. I ristoranti e i bar sono fondamentali per l’accoglienza di chi vi soggiorna ma non possono impadronirsi di tutto lo spazio pubblico e devono rispettare le regole sui fumi e sui rumori”.
“Il sindaco è l’arbitro, deve avere un’idea per la sua città che non si limiti all’oggi e l’ambizione di promuovere atteggiamenti civili ed educati che favoriscano una convivenza gradevole, lontana dall’aggressività che purtroppo si è impadronita di molti. Un ambiente bello, verde, pulito non può che favorire un armonioso e piacevole soggiorno per i turisti e allietare chi ad Alassio ci vive”.