Roma. Nella tarda serata di ieri era arrivata la notizia che la Corte di Cassazione aveva annullato con rinvio la sentenza di condanna emessa nell’aprile del 2017 dalla Corte d’assise d’appello di Genova. Oggi però Sabit Gabraje, l’albanese di 26 anni ritenuto responsabile della morte di Riccardo Cinco (avvenuta un mese dopo l’aggressione subita alla Festa della Birra di Varazze dell’11 ottobre 2015) è finito in carcere su disposizione della Procura generale della corte d’appello.
Ad eseguire il provvedimento sono stati i carabinieri della stazione di Albisola Superiore che hanno raggiunto Gabraje a casa, dove l’albanese si trovava agli arresti domiciliari. La decisione di trasferirlo in carcere è arrivata perché secondo la Procura l’esecuzione della pena non può essere sospesa alla luce del fatto che la pena detentiva residua da espiare sarebbe comunque maggiore a quattro anni. Sempre secondo la procura della corte d’appello di Genova è possibile dare un’esecuzione parziale della pena perché viene valutata in dieci anni la pena esigibile.
Nel processo di secondo grado (annullato dalla Cassazione) Gabraje era stato condannato a undici anni e sei mesi di reclusione per omicidio preterintenzionale. Una pena che, nel caso in cui le tesi del suo difensore (leggi qui) venissero accolte, potrebbe essere nuovamente ridotta (il tribunale di Savona lo aveva condannato a otto anni e mezzo).
leggi anche

Raptus di follia a Varazze: “Riccardo preso per il collo e colpito alla testa”, il 44enne ancora in coma

Aggressione a Varazze, resta in carcere il 23enne albanese: “Non pensavo di fargli male”

Nel giorno dell’addio a Riccardo Cinco un messaggio di pace: “Rispondere al male con il bene”

Venerdì l’autopsia su Riccardo Cinco, l’aggressore accusato di omicidio preterintenzionale

Morte di Riccardo Cinco, il consulente della difesa: “Pugno sul mento, ma caduta frontale”




