Provincia. Negli ultimi anni, in tema di sanità, i vaccini hanno rappresentano un vero e proprio leitmotiv in grado di alimentare un vivacissimo dibattito nazionale La storia che stiamo per esporvi non fa eccezione e parla di due genitori savonesi che scrivono alla nostra redazione per raccontare la loro esperienza.
“Dovevamo far vaccinare il nostro bambino a dicembre del 2017, per la varicella – racconta il padre – poi a causa di un’influenza il vaccino è stato rinviato a gennaio di quest’anno”. I coniugi, però, a fine gennaio ricevono un’amara sorpresa: “Ci hanno risposto che per quel mese il vaccino non era disponibile perché l’ASL li aveva finiti e che ci avrebbero contattato. Quando mi hanno chiamato, però, mi hanno informato che l’ASL non aveva ancora vaccini e che mi avrebbero fatto sapere qualcosa entro fine febbraio”.
Il vaccino in questione, come detto, era per la varicella e il bambino, nato nel 2016, nel frattempo è stato portato anche da una pediatra: “La dottoressa ha consigliato di sollecitare l’ASL perché, soprattutto per un bambino piccolo come il nostro, il rischio di contrarre la varicella è alto e, inoltre, il vaccino in questione è anche obbligatorio per legge. Noi siamo a favore dei vaccini, non solo perché obbligatori – spiegano i coniugi – ma se ci chiedono di ottemperare ad un obbligo di legge e, allo stesso tempo, non ci permettono di conformarci alla normativa , siamo al paradosso”.
Alle preoccupazioni della famiglia, tuttavia, seguono le rassicurazioni dell’Asl: “C’era una carenza a livello nazionale fra le ditte autorizzate Aifa, dove le Asl si riforniscono – spiegano dall’azienda ospedaliera – non c’è alcuna assenza di fondi e il vaccino ora è disponibile, anche se bisogna tener conto che le ditte lo mandano a rate rispetto al fabbisogno delle Asl”. All’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) sono iscritte tutte le aziende che sono autorizzate a produrre i farmaci e le Asl, di conseguenza, possono acquistare i farmaci solo da chi è autorizzato a produrli: “Le Asl tendono a non tenere grossi stock di vaccini ma questi vengono richiesti e via via consegnati a seconda del fabbisogno: se si verificano delle mancanze sono senz’altro provvisorie, tanto è vero che ora il vaccino c’è e ci sarà”.
E infatti, come raccontano gli stessi coniugi, il vaccino ora è disponibile ma il problema, attualmente, è un altro: “Proprio oggi ci hanno detto che i vaccini sono disponibili e ci hanno dato appuntamento per il 23 di aprile: manca più di un mese e mezzo che non solo non è un lasso di tempo breve ma, soprattutto, ad aprile non vorremmo trovarci al punto di partenza. Staremo a vedere” concludono.
Sul tema dei vaccini, recentemente, è tornata anche la stessa Sonia Viale. L’assessore regionale alla sanità, infatti, ha precisato che non è previsto nessun adempimento a carico delle famiglie liguri in vista della scadenza del 10 marzo in relazione agli obblighi vaccinali previsti dalla legge numero 119 del 2017: “Nessun bambino o ragazzo verrà allontanato da scuola né verrà elevata alcuna sanzione dopo questa scadenza” ha dichiarato l’assessore regionale (clicca QUI per leggere la notizia completa).