Vado Ligure/Albenga. Nessun esercizio provvisorio per il Trony. Lo ha deciso il giudice della sezione fallimentare del tribunale di Milano incaricato di occuparsi della vertenza riguardante la catena di negozi di elettronica ed elettrodomestici per la quale è stato dichiarato il fallimento.
“Nell’incontro presso il ministero dello sviluppo economico del 27 marzo per Dps Trony – ricordano i delegati sindacali di Cgil – è emersa la necessità di approfondire con il giudice della sezione fallimentare del tribunale di Milano la possibilità di ottenere l’esercizio provvisorio. Nel confronto tenutosi ieri, 28 marzo, la curatela ed il giudice hanno confermato l’indisponibilità all’esercizio provvisorio: secondo gli stessi i costi per l’apertura al pubblico dei punti vendita sarebbero superiori a quelli recuperabili dalla vendita dei prodotti disponibili, anche perché sono in gran parte obsoleti. Anche il tentativo di convincere il giudice ed il curatore a concentrare la merce ed aprire solo alcuni punti vendita non ha prodotto risultati in quanto ci sarebbe un costo ulteriore da sostenere per lo spostamento della merce”.
“Nel confronto è emersa la conferma che ci sarebbero almeno due attori concretamente interessati all’acquisto di rami d’azienda e altri avrebbero manifestato interesse, in tal senso il giudice si è impegnato ad accelerare il più possibile il percorso di cessione nei limiti dei tempi previsti dai vincoli del fallimento. Ricordiamo che il Mise si è impegnato a monitorare l’evoluzione della vertenza anche contattando direttamente le imprese più referenziate del settore che potrebbero essere interessate all’acquisizione e che è convocato un nuovo incontro presso il ministero il 5 aprile alle 15”.
“Per gli oggetti personali dei lavoratori rimasti nei punti vendita, che vorrebbero giustamente recuperare, nonché le chiavi dei negozi rimaste impropriamente in possesso di alcuni lavoratori, invitiamo le strutture territoriali ad inviare le segnalazioni alla Pec f207.2018milano@pecfallimenti.it, in particolare per quanto concerne le chiavi dei punti vendita”.