Savona. Nel 1968 nel profondo ovest inglese, a Dagenham, 187 donne fecero la storia della Ford. A questa vicenda si ispira il film “We want sex (equality)” del regista britannico Nigel Cole. La pellicola è stata presentata fuori concorso al Festival Internazionale del Cinema di Roma 2010 e rende omaggio alla lotta per l’emancipazione salariale delle donne nella fabbriche inglesi.
La Camera del Lavoro di Savona ha deciso di promuovere la proiezione del film domani, 8 marzo 2018, Giornata Internazionale della Donna, presso il nuovo Filmstudio,in piazza Rebagliati (Darsena) a Savona, con inizio alle 20,30. L’ingresso è gratuito e aperto a tutta la cittadinanza.
“Si chiama gender pay gap e secondo l’Onu è ‘il più grande furto della storia’, – hanno spiegato da Cgil Savona. -Infatti ‘non esiste un solo paese, né un solo settore in cui le donne abbiano gli stessi stipendi degli uomini’, ha detto il consigliere delle Nazioni Unite Anuradha Seth, commentando i dati raccolti dall’organizzazione sulle differenze di stipendio tra uomini e donne”.
“Nel mondo le donne guadagnano in media il 23% in meno rispetto agli uomini. La differenza salariale è dovuta all’accumulo di numerosi fattori: dalla sottovalutazione del lavoro delle donne alla mancata remunerazione del lavoro domestico, dalla minore partecipazione al mercato del lavoro al livello di qualifiche assunte fino alla discriminazione”.
“Per ogni dollaro guadagnano da un uomo, una donna prende appena 77 centesimi: al ritmo attuale, avverte l’Onu, ci vorranno più di 70 anni per colmare il divario salariale tra uomini e donne”.
“Nel nostro Paese 6 donne su 10 (il 61%) non vengono pagate per niente o in modo non adeguato. Così siamo piombati dal 41° posto detenuto nel 2015 all’82simo postosu 144 posizione complessive, dietro la Grecia (78° posto) perdendo 32 posizione nella classifica del Gender Gap , che segna le discrepanze di opportunità, status e attitudini tra i due sessi”, hanno concluso da Cgil Savona.
