Stalking e violenza sessuale

Pedinamenti, minacce e bacio “rubato” alla ex: pm chiede 4 anni per l’ex comandante dei carabinieri di Celle

Secondo l'accusa Il maresciallo Michele Valerio dopo la fine della relazione con la donna aveva iniziato a perseguitarla

tribunale

Savona. Quattro anni di reclusione. E’ la richiesta di condanna formalizzata questa mattina dal pm Chiara Venturi nei confronti di Michele Valerio, l’ex comandante della stazione dei carabinieri di Celle Ligure che è finito a giudizio con l’accusa di stalking e violenza sessuale (per un bacio “rubato”) nei confronti di una trentenne con la quale aveva avuto una relazione extraconiugale.

Per la sentenza bisognerà attendere il prossimo 9 aprile quando terminerà la discussione (devono ancora prendere la parola il legale di parte civile, l’avvocato Paolo Foti, e il difensore dell’imputato, l’avvocato Maurizio Tonnarelli) e il collegio del tribunale si ritirerà in camera di consiglio.

Secondo quanto contestato dalla Procura savonese, i problemi erano iniziati quando la relazione extraconiugale tra il maresciallo Valerio e la donna si era interrotta. Il militare non avrebbe accettato la fine di quella storia iniziando a “perseguitare” la ex seguendola per strada, continuando a cercarla con insistenza, cercando di farle “terra bruciata” intorno e presentandosi sul suo posto di lavoro, fino ad arrivare al bacio “stappato” contro la volontà della giovane che gli è costato la contestazione più grave (il pm ha comunque ritenuto che, trattandosi di un atto sessuale con una persona maggiorenne con la quale c’erano stati già dei rapporti, debba rientrare in un’ipotesi di minore gravità). Gli episodi di stalking, secondo la versione della trentenne, sarebbero andati avanti dalla fine di agosto del 2014 all’inizio di marzo 2015.

Nel corso del lunghissimo ed articolato dibattimento sono stati ascoltati decine e decine di testimoni (tra cui amici e conoscenti di vittima e imputato), ma anche i diretti interessati che, di fatto, si sono accusati a vicenda. La donna ha confermato le accuse verso Valerio che, al contrario, ha respinto con decisione gli addebbiti. Anche se il legale dell’imputato deve ancora prendere la parola per la sua arringa, nel corso delle precedenti udienze, si è già delineata la linea difensiva che, probabilmente, mirerà a ribadire come sarebbe stata anche la presunta vittima a cercare in più occasioni Valerio e non solo il contrario.

Per il pm Venturi, invece, non ci sono dubbi che Valerio abbia commesso i reati di stalking e violenza sessuale che gli vengono contestati: “Secondo me è stata raggiunta la prova della sua responsabilità. Lo scopo dell’imputato era quello di allontanare la ragazza da Celle: non avendo più controllo su di lei voleva ‘cancellarla’ dalla sua vita” ha detto il pubblico ministero nella sua requisitoria.

Dopo la denuncia della donna, tra l’altro, la Procura aveva chiesto l’applicazione della misura del divieto di avvicinamento che però, in un primo momento, era stata respinta dal gip del tribunale di Savona salvo poi essere disposta dalla Corte di Cassazione.